Economia

Calano le quotazioni in Borsa, ecco che cosa rischiano gli investitori

a cura di Duncan Lamont*

Difficoltà di essere una public company e aumento delle private equity tra le principali cause

Perché questo cambiamento?

Le spiegazioni principali sono due. In primo luogo, sono aumentati i costi e le difficoltà di essere una public company. Per citare un esempio, una recente ricerca ha rilevato che la lunghezza della relazione annuale di una società britannica è aumentata del 46% negli ultimi cinque anni. Per le società del FTSE 100 la lunghezza è ora di 147.000 parole e 237 pagine.

Questa tendenza è stata globale e si è verificata anche nei mercati a regolamentazione più "leggera", come l'Alternative Investment Market (AIM) di Londra. Il numero medio di parole nei risultati annuali di una società quotata sull’AIM è comprensibilmente molto più basso, con 46.000 parole. Ma il tasso di crescita in questo caso è stato addirittura superiore a quello delle società più grandi, con un aumento del 51% negli ultimi cinque anni. La produzione di queste relazioni "a prova di bomba" richiede tempo e denaro. Tra gli altri aspetti che giocano a sfavore dei mercati pubblici nel trade-off costi-benefici vi sono la perdita di controllo, la trasparenza indesiderata, la percezione del breve termine e altro ancora.

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L'altra ragione importante per cui le aziende hanno rinunciato alla quotazione in Borsa è che è diventata più disponibile un'altra fonte di finanziamento, che non presenta molti di questi svantaggi percepiti: il private equity. Il private equity è passato da essere un settore da 500-600 miliardi di dollari all'inizio degli anni 2000 a un valore di oltre 7.500 miliardi di dollari nel 2022. Con questa crescita, la dimensione dei finanziamenti che il settore può emettere è aumentata. Ora è in grado di finanziare le aziende in una fase molto più avanzata del loro sviluppo rispetto al passato.

Quando Google (ora Alphabet) è entrata in borsa nel 2004, aveva raccolto solo 25 milioni di dollari dai mercati privati. Oggi i maggiori unicorni possono raccogliere decine di miliardi di dollari. Gli investitori azionari avrebbero la possibilità di investire in Google in una fase così precoce? È improbabile. Le aziende non sono attratte dal private equity solo per i soldi. I migliori investitori di private equity possiedono anche una profonda esperienza nel settore e adottano un approccio molto più pratico per creare valore. Sono ricercati sia dagli investitori sia dalle aziende.