Capasso (Federmeccanica): "Per crescere occorrono conoscenze e competenze"
Nonostante il calo del 22% dei volumi prodotti rispetto al 2008, con 216 miliardi di euro la metalmeccanica rappresenta il 50% delle esportazioni del Paese.
In Italia ci sono più di centomila imprese metalmeccaniche che occupano oltre un milione seicentomila lavoratori. Con 120 miliardi di valore aggiunto, l’industria metalmeccanica contribuisce per l’8% alla formazione della ricchezza nazionale. Con 216 miliardi, rappresenta circa il 50% delle esportazioni complessive del Paese. “Il nostro è un settore fondamentale per l’economia nazionale e per le sue prospettive di crescita”, ha dichiarato Simona Capasso, vice presidente di Federmeccanica e presidente della Sezione Industria Metalmeccanica dell’Unione industriali Napoli, in occasione dell’iniziativa “I giorni della metalmeccanica” lanciata da Federmeccanica su tutto il territorio nazionale. “Dobbiamo tuttavia rimarcare il fatto che i volumi prodotti attualmente risultano ancora inferiori del 22% rispetto a quelli precrisi. E la frenata registrata nel terzo trimestre 2018 non costituisce di certo un segnale positivo. Dobbiamo invertire la tendenza rilanciando la politica industriale, soprattutto favorendo l’innovazione delle nostre imprese”.
Per Federmeccanica, una questione cruciale è la creazione delle competenze e delle conoscenze che servono alle aziende proiettate verso la nuova dimensione 4.0. A tal fine ha lanciato nei giorni scorsi la petizione “Più alternanza, più formazione”, che ad oggi ha già superato le 19mila firme. Come spiega la vice presidente Capasso, “bisogna agire su due versanti: assicurare continuità a strumenti come il credito d’imposta per le spese fatte dalle aziende per la formazione 4.0 e consolidare i percorsi di alternanza scuola-lavoro fondamentali per adeguare la preparazione dei nostri ragazzi alle esigenze del moderno mondo del lavoro”. La manovra, all’esame della Camera, prevede infatti un taglio drastico delle ore e delle risorse. Per le prime si passa nei licei da 200 ad almeno 90 ore, nei tecnici e nei professionali, da 400 rispettivamente a 150 e 180 ore. Le risorse, inizialmente pari a 100 milioni di euro all’anno, si riducono invece a poco più di 56 milioni di euro. Un’indagine di Federmeccanica rileva che il 48% delle aziende associate ha bisogno di personale qualificato che è difficile reperire sul mercato e che occorre aggiornare di continuo le competenze.
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