Economia
Caro benzina, Meloni corre ai ripari. Urso: "Provvedimento nel prossimo Cdm"
Dal caro benzina al patto anti-inflazione, dalla nuova "Sabatini green" alla decisione dell'Antitrust sul trasporto aereo: il punto del ministro Urso
Caro benzina, Urso annuncia un "provvedimento" per calmierare i prezzi
Mentre la benzina oltrepassa i 2 euro al litro con il diesel che sfiora 1,99 euro, il governo Meloni corre ai ripari e annuncia un "provvedimento" per calmierare i prezzi alla pompa. Un sospiro di sollievo per le famiglie italiane, già in difficoltà a causa dell'inflazione galoppante. Il ministro del Made in Italy Adolfo Urso a margine dell’evento della Cna a Roma ha infatti dichiarato che "i provvedimenti inerenti al caro benzina pensiamo di poterli configurare già nel prossimo Consiglio dei ministri. Ma sicuramente lo faremo dopo il confronto che avremo venerdì con le forze sindacali che ce lo hanno richiesto su come contrastare il fenomeno inflattivo e garantire una politica dei redditi”. E ha poi ricordato che "dall’1 ottobre partirà anche il Patto antinflazione a cui hanno aderito tutti gli attori della filiera produttiva", una sorta di trimestre anti inflazione sul carrello della spesa.
Ma non solo inflazione. Nell’illustrare alcune delle principali misure messe in campo dal Mimit e dal governo per sostenere le imprese, e in particolare quell’artigianato, Urso ha ricordato che nella prossima manovra il governo "rifornirà il fondo di garanzia per renderlo strutturale, ordinario incrementando le risorse per le imprese più piccole che ne hanno più bisogno”. Inoltre, ha aggiunto il ministro, “quello che è accaduto con i prodotti alimentari accadrà con i prodotti artigianali che potranno essere riconosciuti nel sistema di certificazione. Insomma, come abbiamo avuto il riconoscimento del prosciutto San Daniele così avremo il vetro di Murano. Abbiamo allocato delle risorse per una mappatura delle realtà italiane e per assistere le imprese del territorio a cominciare un percorso di riconoscimento dell’indicazione geografica”. Ancora, Urso ha ricordato “il Ddl sul Made in Italy, con un Fondo sovrano strategico” attivo “sin dall’approvvigionamento delle materie prime, e procedure di contrasto alla contraffazione”.
Tornando al lavoro e al sostegno alle imprese, Urso ha dichiarato che nella prossima legge di bilancio l'intenzione dell'esecutivo è quella di inserire- in maniera strutturale- una norma che riguarda "il passaggio generazionale delle competenze per le imprese con meno di 15 addetti, richiamando al lavoro i pensionandi o i pensionati per due anni per poter formare coloro che ne hanno preso il posto, giovani con contratto a tempo indeterminato".
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In più, "oltre alle risorse del Pnrr già in campo a sostegno delle imprese", l'esecutivo sta negoziando a tal fine, nell’ambito del pacchetto RePower EU, quasi 8 miliardi di euro, di cui 4 miliardi destinati al nuovo piano Transizione 5.0, 1,5 miliardi agli investimenti per la produzione da fonti rinnovabili di energia destinata all’autoconsumo, 2 miliardi alla filiera della produzione di tecnologia green, 320 milioni alla nuova Sabatini green”. Quest’ultima “si aggiungerà alla Sabatini tradizionale che rifinanzieremo in maniera adeguata nella manovra economica”. "Siamo consapevoli che con la manovra della Banca centrale europea si è creata un’ulteriore zavorra sulle imprese”, ha spiegato il ministro. Ecco perché è necessaria la Sabatini, “che abbatte il costo degli interessi”.
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Infine, due battute sulla questione sempre più calda del caro voli e della "libertà" delle compagnie di decidere le oscillazioni dei prezzi, dopo che l'Antitrust ha annunciato un'istrutturia alla low cost Ryanair definita da Urso stesso un "segnale importante nei confronti di un mercato che ha bisogno della massima trasparenza a tutela di una concorrenza leale tra gli operatori, tra i vettori e certamente anche soprattutto a tutela degli utenti”.