Economia
Caro carburanti, truffe e speculazione: giro di miliardi impressionante
La benzina in autostrada a 2,062 euro, il diesel sfonda i 2 euro
Carburanti, benzina alle stelle e italiani disperati
Sempre peggio. La speculazione va avanti senza pietà e a rimetterci sono sempre i lavoratori. Secondo la rilevazione quotidiana diffusa dal Mimit, ministero delle imprese e del made in Italy, il prezzo della benzina in modalità self in autostrada sale a 2,062 euro al litro e il prezzo medio del gasolio sfonda quota 2 euro (precisamente 2,002).
Fuori dalle autostrade, Bolzano si conferma la zona più cara d'Italia, con la benzina che arriva a 2,022 euro al litro e il diesel che balza a 1,961 euro. Sono 7 complessivamente le regioni dove la verde ha sfondato quota 2 euro: Basilicata 2,017 euro al litro, Calabria 2,015, Liguria 2,023, Puglia 2,006, Sardegna 2,017 e Val d'Aosta 2,018, oltre alla provincia autonomia dell'Alto Adige.
La Guardia di Finanza è in costante vigilanza per stanare e punire i furbetti. Ricordiamo tutti le proteste dei benzinai per l’intervento del governo che ha imposto l'esposizione del prezzo medio e di conseguenza in tanti hanno cercato di contravvenire a questa misura.
Le fiamme gialle hanno rilevato più di 650 irregolarità solo nel mese di agosto, un numero enorme che comprende la mancata esposizione dei prezzi o la difformità fra i prezzi esposti e quelli applicati al momento del rifornimento. Tutte tecniche adottate per attrarre gli automobilisti alla propria stazione grazie a dei prezzi apparentemente vantaggiosi.
In un report la Guardia di Finanza ha calcolato l’impatto economico del caro carburanti su una famiglia italiana. Si tratta di una valutazione media. La cifra comprende non solo il costo dei rifornimenti, ma anche i sovrapprezzi causati dal rincaro sulle spese di tutti i giorni.
L’impatto economico è di +417 euro all'anno per auto, spesa che va quindi ad aggiungersi a quanto spendessimo prima di questa impennata dei prezzi. Se si hanno due, tre o più auto il numero si moltiplica.