Economia

Cdp offre 15 miliardi per la rete di Tim: ma la trattativa non decolla

di Marco Scotti

Momento di grandissima confusione tra il cambio di esecutivo e la volontà di chiudere una partita cruciale per il Paese

Cdp offre 15 miliardi per la rete di Tim

La notizia positiva è che finalmente c’è un prezzo per la rete Tim. Quella negativa è che si tratta di una cifra talmente lontana da quelle circolate nei mesi scorsi da far pensare che si tratti di una boutade. Succede, infatti, che questa mattina su Il Tempo una persona bene informata sui vari accadimenti economici del nostro Paese, Luigi Bisignani, “spari” a tutta pagina di un’offerta di Cassa Depositi e Prestiti per la rete di Tim appunto per 15 miliardi complessivi. Si tratta di una cifra che è lontanissima non solo da quanto dichiarato dal ceo di Vivendi Arnaud De Puyfontaine (31 miliardi), sia da elaborazioni puntuali realizzate da un analista di primo piano per Affaritaliani.it (intorno ai 22 miliardi)

E dunque? Da Cdp bocche cucitissime, come è naturale che succeda. Quello che però Affaritaliani.it è in grado di confermare dopo aver consultato fonti autorevoli vicine a Via Goito è che la Cassa valuta la rete di Tim molto meno di quanto faccia Vivendi. Più precisamente nella forchetta bassa degli analisti tra i 16 e i 18 miliardi di euro. E quindi, riportano le fonti, un’offerta di 15 miliardi sarebbe congrua per iniziare a sedersi intorno a un tavolo e provare a risolvere una questione che si trascina ormai da moltissimo tempo e che è stata di massima importanza anche durante la campagna elettorale. Fratelli d’Italia, il partito che ha ottenuto la maggioranza dei voti, ha da tempo espresso una volontà precisa: una rete unica, pubblica e non verticalmente integrata. Per questo servirebbe un acquisto dell’asset più interessante di Tim da parte della Cassa. E Alessio Butti, responsabile delle tlc di FdI, ha fatto capire chiaramente in un’intervista ad Affaritaliani.it che la valutazione di 31 miliardi “non ha alcun senso. Tra quattro anni l’attuale rete in rame non ci sarà più. Allora perché questa valutazione stratosferica della rete?”.