Economia

Cdp Venture, Giorgetti benedice Resmini. E ora Donnarumma punta in alto

Il ministro dell'Economia: "Al momento sta facendo bene l'attuale amministratore delegato". E l'ex-ad di Terna?

Fonti bene informate riferiscono ad Affaritaliani.it che si sta cercando una nuova collocazione per Scannapieco, che potrebbe non essere riconfermato in via Goito anche per la gestione del caso della rete Tim. Il centrodestra, e Fratelli d'Italia su tutti, aveva puntato molto sull'italianità dell'asset. Il "Progetto Minerva" dell'attuale sottosegretario Alessio Butti non ha mai preso corpo, ma pareva appurato che sarebbe stato incentrato su una rete "unica, italiana, non verticalmente integrata". Oggi, a distanza di un anno, non ci sono novità. La trattativa langue, i francesi di Vivendi continuano a chiedere cifre elevate, Kkr è arrivata a 23 miliardi, il governo chiede l'intervento di Cdp che però nicchia, gli australiani di Macquarie - che sono soci di Cdp anche in Autostrade per l'Italia - sono irritati. 

Per questo si dice che Scannapieco potrebbe tornare in Europa, dove il manager "draghiano" è stato per 14 anni prima di atterrare in Via Goito. Magari alla Bei, che ha già una vicepresidente italiana, Gelsomina Vigliotti. Non un gran problema, in realtà: si potrebbe offrire quella poltrona a Scannapieco e far tornare la Vigliotti in Italia. Oppure garantirle un altro posto di pari livello. Che c'entra Donnarumma in tutto questo risiko? Se il ministro dell'economia "sponsorizza" la permanenza di Resmini significa che per l'ex-amministratore delegato di Terna potrebbe essere pronta una poltrona più prestigiosa. Quale? L'indovinello è abbastanza semplice.