Economia
Cina, la Banca centrale taglia i tassi
Sulla scia della mossa di Pechino l'Europa rialza la testa nell'ultima seduta di settimana. A Milano brilla Nexi e fanno bene anche Ferrari e Exor
Borse, a Piazza Affari corre anche Stellantis grazie al piano Lancia. Maglia nera per Saipem
Mentre la Banca centrale cinese taglia a sorpresa il Loan Prime rate a 15 anni di 15 punti base, passando dal 4,60% al 4,45% e lasciando invariato al 3,70% il Loan prime rate a un anno, il tasso offerto dalle banche commerciali alla clientela migliore, le Borse europee tentano il rimbalzo nell’ultima seduta della settimana. Resta invece sullo sfondo Wall Street, che è a un passo dall'ingresso nel cosiddetto "mercato Orso" con una flessione del 20% dai massimi di periodo e una Commissione europea pronta ad allungare fino al 2023 lo stand-by del Patto di Stabilità.
In tale scenario, a metà seduta l'Eurostoxx50 e lo Stoxx600 guadagnano circa l'1,6% e sono tornati ai livelli di venerdì scorso. Piazza Affari è tra le migliori in Europa e sale dell'1,8% nel Ftse Mib al pari di Londra, Francoforte e Amsterdam. Il settore delle auto insieme a quello dei viaggi traina e si mette in evidenza.
In particolare, a MIlano, oltre al rimbalzo di Nexi (+5,2%), da segnalare il +4% di Stellantis nel giorno della presentazione del piano strategico di Lancia. Bene anche Cnh Industrial (+2,9%), Ferrari (+3,3%) e il loro azionista di riferimento Exor.
Acquisti anche sulle utility (+3,2% Enel, +2,9% Hera) e sul settore sanitario con Recordati (+3,4%). Rialzo inferiore all'andamento dell'indice per Diasorin (+1,2%) che ha ottenuto la marcatura CE del test Aries Flu A/B & RSV+SARS-CoV-2 per l'identificazione e la differenziazione dei quattro virus respiratori piu' diffusi e delle infezioni da essi generate.
A Zurigo va ko Richemont (-12%) tra la redditività sotto il consensus nei conti 2021-22, i tempi lunghi per il riassetto di Ynap e le incertezze sulla ripresa del mercato cinese. Sul mercato valutario l'euro resta stabile a 1,057 dollari.
Petrolio in lieve risalita a 112,35 dollari al barile nel Brent luglio e a 110 dollari al barile nel Wti luglio. Il gas naturale in Europa è in leggera flessione a 90,5 euro al megawattora. Poco movimento sul mercato valutario con la moneta unica che conferma il recupero nei confronti di quella americana: il cambio si attesta a 1,0585 da 1,0591 ed è ai massimi da un mese. Euro/yen a 135,22 (da 134,91), dollaro/yen a 127,74 (da 127,38).