Economia
Cina-Ue, prove di dialogo dopo i dazi. La guerra totale non conviene a nessuno
L'Europa ora valuta i rischi sulla minaccia di imporre fino al 48% di dazi sulle auto elettriche di Pechino
Cina-Ue, stop ai dazi alle auto elettriche. Prove di dialogo tra Bruxelles e Pechino
La guerra tra Cina e Unione europea sembra non convenire a nessuno. Per questo l'Ue ha deciso di fare dietrofront sui dazi fino al 48% annunciati sulle auto elettriche cinesi. Immediata era arrivata la reazione di Pechino che minacciava rincari, tra le altre cose, anche sulla carne di maiale importata dall'Europa. Pechino e Bruxelles - si legge su Il Corriere della Sera - hanno deciso di riaprire il dialogo. La decisione dell’Unione era stata il frutto di un'inchiesta avviata dalla Commissione europea, su pressione della Francia, per verificare la messa in atto di pratiche di concorrenza sleale da parte dei costruttori cinesi. La conclusione a cui è arrivata Bruxelles è che i sussidi pubblici cinesi rappresentano "una minaccia di pregiudizio economico ai produttori Ue di veicoli elettrici a batteria".
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Ma la decisione di imporre dazi - prosegue Il Corriere - era stata molto criticata dalla Germania, preoccupata per l’impatto sulla propria industria automobilistica. La reazione di Pechino è stata una campagna crescente di minacce contro le merci europee. Due giorni fa il ministro cinese del Commercio Wang Wentao e il vicepresidente della Commissione Ue con delega al Trade, Valdis Dombrovskis, hanno parlato in videoconferenza, e hanno concordato di avviare i colloqui. Wang Wentao ha invece incontrato di persona il vicecancelliere tedesco e ministro dell’Economia Robert Habeck, in visita ufficiale a Pechino.