Economia

Classifica sulla qualità della vita 2020: Bologna prima, Lombardia giù

Il capoluogo emiliano guadagna 13 posizioni e si posiziona al primo posto. Bolzano seconda, Trento terza e Crotone Ultima. Il Nord affossa, Milano 12esima

Classifica sulla qualità della vita 2020: gli obiettivi 

Anche quest’anno il Sole 24 Ore ha svolto un’indagine sulla qualità della vita 2020 nelle varie città italiane. L’obiettivo dell’indagine, che analizza 90 indicatori, suddivisi in sei macro categorie:  ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia e salute; giustizia e sicurezza e cultura e tempo libero, è raccontare come la pandemia da coronavirus ha impattato in modo differente sui territori. Per misurare l’emergenza sanitaria in corso, innanzitutto, è stato inserito tra i parametri l’indice dei casi Covid rilevati ogni mille abitanti, l’unico indice che è stato pesato maggiormente (in pratica, se ogni parametro vale 1/90°, i punti di questa classifica valgono doppio sulla media totale) per testimoniare come la diffusione dei contagi ha esercitato una pressione differente sui sistemi sanitari, sulle vite e sulla quotidianità delle persone.

Classifica sulla qualità della vita 2020: Bologna prima, il Nord giù 

La classifica premia Bologna, che si posiziona al primo posto, guadagnando 13 posizioni rispetto al 2019 e precede sul podio Bolzano, che rimane seconda, e Trento che si conferma terza. Rimonta anche Verona, che rispetto al 2019 guadagna tre posizioni e va al quarto posto. Trieste rimane quinta. Segue Udine al sesto posto, recuperando dieci posizioni rispetto all'anno scorso. Settima Aosta che perde tre posizioni in classifica in un anno. Ottava Parma, in recupero di due gradini della classifica. Al nono posto Cagliari che recupera ben 11 posizioni. Al decimo posto Pordenone, in recupero di tre posti rispetto al 2019. Nella parte bassa della classifica, utima Crotone che scviola al 107esimo posto. Precede Caltanissetta 106esima e Siracusa 105esima. Milano invece crolla, va in 12esima posiziona, solo l'anno scorso era prima in classifica. 

Classifica sulla qualità della vita 2020: l'impatto Covid 

Per evidenziare e comprendere meglio l’impatto della pandemia che ha sconvolto il 2020 – e inevitabilmente ha influito sulla la qualità della vita nelle province - l’indagine del Sole 24 Ore ha stretto il focus su 25 indicatori, aggiornati tra il 30 giugno e ottobre di quest’anno. Ad emergere, si apprende dal Sole 24 Ore, è la crisi economica e sociale, per ora tenuta a bada da ammortizzatori, contributi e ristori statali: il Reddito di cittadinanza, per esempio, aumenta nelle grandi metropoli e al Sud. A Milano, dove gli assegni sono poco meno di 13 ogni 1.000 abitanti, tra dicembre 2019 e agosto 2020 ne sono stati emessi il 40,3% in più. A Napoli e Palermo si tocca quota 49 e 51,5 contributi ogni 1,000 abitanti, in salita del 36% e del 33,2 per cento. Tra gennaio e settembre 2020, invece, le ore medie di cassa integrazione autorizzate sul territorio nazionale per ciascuna impresa sono salite del 5.975,21 per cento, con la situazione aspra in tutte le province d’Italia. 

Classifica sulla qualità della vita 2020: penalizzate grandi città e località turistiche

La crisi penalizza le aree metropolitane più turistiche, come Venezia (33ª, in calo di 24 posizioni), Roma (32ª, -14), Firenze (27ª, -12) oppure Napoli (92ª, -11). E della mancanza di turisti risentono anche le località di mare: peggiorano le province di Puglia e Sardegna (fatta eccezione per Cagliari e Foggia), Rimini (36ª, perde 19 posizioni rispetto allo scorso anno), Salerno, Siracusa e Ragusa. In controtendenza solo la Liguria, tutta in miglioramento, dove addirittura Genova (19ª) celebra con una buona performance la riapertura del viadotto sul Polcevera dopo il crollo del ponte Morandi recuperando 26 posizioni. A registrare “scatti di crescita”, piazzandosi nella top ten, sono anche altre province di medie dimensioni come Verona (4ª, +3 posizioni), Udine (6ª, +10 che ottiene la sua migliore performance in Giustizia e sicurezza) e Cagliari (9ª, +11, regina della categoria Demografia e salute).

Classifica sulla qualità della vita 2020: chi eccelle nella svolta digitale

L’analisi dei dati territoriali 2020 presenti nella Qualità della vita permette di rilevare - attraverso un’ulteriore selezione di dieci dei 90 indicatori - i divari esistenti nel Paese sul fronte dell’evoluzione digitale, che ha registrato una spinta senza precedenti e rappresentato un’àncora di salvezza per tanti settori, diventando un asset sempre più importante per il futuro. La geografia dell’Italia digitale, però, non è per niente scontata. E l’arrivo del virus non ha trovato tutti pronti allo stesso modo. Tra i primati si rileva Firenze, premiata dall’indice di trasformazione digitale elaborato dal Forum Pa, mentre Viterbo è in testa per il numero di Spid erogate ogni mille abitanti, Monza e Brianza per la quota di enti pubblici che si affidano alla piattaforma unica Pago Pa e, infine, Milano per l’incidenza di imprese che fanno ecommerce sul totale.