Economia
Confindustria, all'assemblea Mattarella, Meloni e i big dell'economia
Bonomi: "Il salario minimo non risolve il lavoro povero"
Confindustria: ad assemblea Mattarella, Meloni e big economia
Le piu' alte cariche istituzionali, il governo quasi al completo, rappresentanti delle opposizioni e del mondo economico partecipano all'assemblea di Confindustria. All'Auditorium Parco della musica per ascoltare la relazione di Carlo Bonomi sono arrivati il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i ministri Antonio Tajani, Gilberto Pichetto Fratin, Paolo Zangrillo, Giuseppe Valditara, Carlo Nordio, Adolfo Urso, Gennaro Sangiuliano, ed Eugenia Roccella.
Assente il titolare dell'Economia impegnato a Santiago de Compostela per i lavori dell'Ecofin informale. Per le opposizioni presenti la segretaria del Pd Elly Schlein, il presidente del Copasir Lorenzo Guerini, Mara Carfagna, Maria Elena Boschi. Arrivati anche l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e l'ex ministra Paola Severino. Non mancano i vertici della grandi aziende italiane, tra cui Marina Berlusconi, Urbano Cairo, Francesco Gaetano Caltagirone, Andrea Orcel, Giovanni Gorno Tempini, e Roberto Cingolani. In platea gli ex presidenti di Confindustria Vincenzo Boccia ed Emma Marcegaglia. Dopo l'ingresso di Mattarella in sala, salutato con standing ovation, e' stato eseguito l'inno nazionale.
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Bonomi, no a dialettiche divisive su forma Stato e governo
Confindustria auspica "profondamente riforme che leghino governabilità e capacità di dare voce e rappresentanza alle tante istanze" della società civile. Il presidente, Carlo Bonomi, dall'assemblea annuale avverte le "forze politiche": "Guardatevi dal compiere lo stesso errore di sempre. Evitate di progettare interventi sulla forma di Stato e sulla forma di governo maturati e ispirati da una dialettica divisiva, aliena per definizione dalla serietà con cui proporre e giudicare impianti istituzionali così rilevanti per la democrazia e la libertà del nostro Paese. Questo appello non credo affatto che venga dalle sole imprese".
Assemblea di Confindustria
Bonomi, 'salario minimo non risolve il lavoro povero'
Confindustria "resta convinta che la mera introduzione di un salario minimo legale, non accompagnata da un insieme di misure volte a valorizzare la rappresentanza, non risolverebbe né la grande questione del lavoro povero, né la piaga del dumping contrattuale, né darebbe maggior forza alla contrattazione collettiva". Lo dice il presidente Carlo Bonomi, all'asemblea, sottolineando che "la Costituzione ci obbliga a riconoscere al lavoratore un salario giusto" e questa funzione "è affidata alla contrattazione". L'industria, rimarca, "negli ultimi vent'anni ha avuto dinamiche retributive di gran lunga superiori al resto dell'economia".
Bonomi, Capo dello Stato resti garante della Costituzione
"Siamo tra coloro che credono che, in un ordinamento come il nostro, che correttamente ambisce a una maggiore stabilità di governo, il Capo dello Stato debba continuare ad essere il garante della Costituzione". Così Carlo Bonomi che, nella giornata internazionale della democrazia, dall'assemblea di Confindustria si rivolge a Sergio Mattarella: "Siamo certi che Lei continuerà a far sentire la sua voce ferma e ispirata a tutela dei principi della nostra Democrazia, a sostegno delle scelte internazionali fatte liberamente dall'Italia, per l'osservanza e per l'attuazione dei diritti dei cittadini, a partire dai più fragili".
Bonomi, regole chiare e semplici per sicurezza sul lavoro
"La tutela della sicurezza sul lavoro presuppone regole chiare e semplici e si fonda sulla prevenzione". Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi affronta in un passaggio il tema degli incidenti sul lavoro con un richiamo ai 'contratti collettivi' che prevedono "piena applicazione della normativa di salute e sicurezza". "La nostra visione - l'unica che per noi ha senso - è che sia necessario evitare gli incidenti valorizzando una logica partecipativa - afferma - una logica che unisca nelle azioni e nelle relative responsabilità, non che divida e contrapponga, eredità di vecchi antagonismi di classe".
Assemblea di Confindustria
Bonomi, cambio di rotta sul lavoro, occhio a giovani e donne
"Dobbiamo migliorare l'inclusività del mercato del lavoro, soprattutto nei confronti dei giovani e delle donne e garantire la piena realizzazione dei diritti che enunciamo. Non è sufficiente introdurre obblighi per legge, servono interventi e politiche coerenti". Lo dice il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, richiamando la Costituzione e sostenendo che "ora serve una correzione di rotta" capace di "promuovere tutte le condizioni affinché il diritto al lavoro sia effettivo". Servono politiche industriali e politiche per il lavoro per "creare un mercato in cui concorrenza leale e competitività siano valori imprescindibili".
Tra gli interventi da mettere in campo, Bonomi sostiene che "dobbiamo investire sulla qualità della scuola, sulle materie Stem, sulla formazione professionale, superando divisioni campanilistiche che rinchiudono la formazione in schemi regionali fra loro, spesso, inconciliabili. Dobbiamo costruire le condizioni per la conciliazione del lavoro con la cura parentale. Dobbiamo ribaltare gli equilibri delle politiche per il lavoro introducendo strumenti agili e politiche attive, che garantiscano, attraverso la formazione, la ricollocazione al lavoro". Il presidente di Confindustria si sofferma sulla necessità di affrontare "con serietà e determinazione il tema della diseguaglianza: fra generazioni, fra generi, fra territori e di competenze. Questo - sottolinea - significa affermare con maggiore determinazione il più ampio concetto di democrazia economica, che costituisca il presupposto per una crescita equilibrata e duratura, che non lasci indietro nessuno".