Economia
Confindustria, il MEF chiede alle “sue” aziende di non schierarsi
Nuovo giorno, nuove notizie nella corsa a Confindustria: il Mef avrebbe chiesto alle aziende partecipate di non esprimere preferenze sulla presidenza
Confindustria, il MEF chiede alle “sue” aziende di non schierarsi. Assolombarda, non si è ancora trovata la quadra su Garrone
Nuovo giorno, nuove notizie nella corsa a Confindustria. La prima voce che Affaritaliani ha potuto raccogliere arriva direttamente da Via XX Settembre, sede del Ministero dell’Economia. Ebbene, a quanto risulta il MEF avrebbe chiesto alle aziende partecipate di non esprimere preferenze per la corsa alla presidenza di Viale dell’Astronomia.
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La seconda notizia arriva invece da Via Pantano, sede di Assolombarda. Sembrava infatti che i suoi voti dovessero convergere verso Edoardo Garrone. Ma non si è ancora trovata la quadra e la decisione finale è destinata a slittare. Nessun allarme, per ora, ma il segnale che ci si vuole concentrare ancora di più sulla scelta, specialmente dopo l’annuncio di Antonio Gozzi di non volersi ritirare dalla corsa a Confindustria.
Senza i voti di Assolombarda, al momento Garrone avrebbe un pacchetto di circa 15 preferenze, Emanuele Orsini sarebbe sopra quota 40 (si dice addirittura 45), Alberto Marenghi potrebbe contarne una ventina. Rimane il dubbio su Gozzi. Voci raccolte da Affaritaliani parlano addirittura di un bacino potenziale di 25 preferenze, con parte della Liguria, del Piemonte e la Campania a fare da capofila. La scelta del patron di Duferco di non ritirarsi, d’altronde, viene letta dagli analisti come il frutto di alcune rassicurazioni ricevute. Voti garantiti? Non ancora, visto che i saggi verranno indicati il prossimo primo febbraio. Ma la partita rimane viva.