Economia
Confindustria, rumors: un comitato tecnico a Maccaferri
Quell'indagine da 80 mila euro commissionata per capire come viene percepita Confindustria...
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Indiscreto/ Forse non tutti sanno che sulla Via Emilia in molti non hanno gradito che il vacchiano Gaetano Maccaferri si sia presentato l'altra sera alla cena elettorale pro-Boccia alla vigilia del Consiglio generale definitivo dell'incoronazione del nuovo numero uno di Viale dell'Astronomia. E' stata letta come una repentina salita sul carro dei vincitori, quando in terra emiliana, eccezion fatta per la reggiana Ferrarini (lì in Unindustria hanno votato Boccia), si son coerentemente rifiutati di partecipare all'ecumenico spoil system del successore di Squinzi... |
Completata la squadra di vicepresidenze, il neopresidente di Confindustria Vincenzo Boccia dovrà provvedere adesso alle nomine dei vari comitati tecnici, organismi interni che mentre prima facevano parte del Comitato di presidenza, ora vengono invece nominati direttamente dal presidente e rispondono a al vertice di Viale dell'Astronomia.
Tra le pressioni più forti nello spoil system confindustriale che in queste ultime due tornate elettorali si è reso necessario per il nuovo numero uno per ricompattare la Confederazione, c'è stata quella da parte del duo emiliano Luca Cordero di Montezemolo-Maurizio Marchesini per una vicepresidenza da affidare a Gaetano Maccaferri, attuale vice di Squinzi con delega per la semplificazione e l'ambiente. Vicepresidenza che però ora nel mandato di Enzo Boccia non ha trovato posto.
Che fine farà, quindi, il bolognese Maccaferri? Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, potrebbe essere accontentato, ma retrocesso a coordinatore di uno dei comitati tecnici di Viale dell'Astronomia. Con molta probabilità, quello della semplificazione e ambiente dove, si maligna, Maccaferri potrà continuare a seguire da vicino anche il business che riguarda il proprio gruppo aziendale. E, oltretutto, anche per concludere quell'indagine da lui proposta (e varata dal comitato di presidenza) e commissionata al colosso Wpp in contatto con la Lorien Consulting per capire come Confindustria e il suo ruolo sono percepiti all'interno della società (dai decision makers e dagli opinion leader) e dell'organizzazione stessa.
Nel confermare l'intera indiscrezione di Affaritaliani.it, Viale dell'Astronomia ha rettificato la cifra della commissione: non sono 400 mila euro (come inizialmente preventivati e corrispondenti a un progetto più ampio), ma 80 mila. Meno male visto che siamo in temi di spending review di cui anche Confindustria si è fatta portatrice, dando un esempio ai governi Letta e Renzi con il varo al proprio interno della Riforma Pesenti. Resta solo un grosso punto interrogativo: come mai è stata approvata e proposta in Zona Cesarini da un vicepresidente uscente solo due giorni fa prima del voto sul programma e sulla squadra del nuovo presidente?
Si dice che l'indagine riguardi anche il modo in cui le imprese e l'associazione dell'Aquilotto vengono percepite dal punto di vista ambientale: è ancora cioè, sarebbero gli interrogativi che si son posti nella Confederazione, quell'industria che inquina e che fa profitti anche a danno dell'ambiente? E se sì, perché? Materia al cui richiamo, considerando il business del proprio gruppo, il bolognese Maccaferri è sensibile. Forse, maligna ancora qualcuno, Confindustria prossimo anno potrebbe pure aumentare di 80mila euro la quota associativa del colosso emiliano. E' il mercato, bellezza: non si esternalizza gratis....