Confindustria, rumors: Vacchi offre la vicepresidenza a Storchi
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Mentre Marco Bonometti, già scottatosi in passato per le sue intemperanze comunicative, sceglie questa volta la strategia del silenzio per la propria campagna elettorale fino a che i saggi non avranno bollinato la sua candidatura arrivata in Zona Cesarini, Alberto Vacchi, il presidente di Unindustria Bologna in corsa assieme allo stesso imprenditore bresciano fornitore della Fiat, a Vincenzo Boccia e ad Aurelio Regina per succedere a Giorgio Squinzi, pare abbia offerto nel weekend la vicepresidenza con la delega pesante alle relazioni industriali a Fabio Storchi, il numero uno di Federmeccanica, emiliano come lui e che nonostante fosse stato invitato dai propri associati a scendere in campo, ha deciso alla fine di non farsi avanti.
E' stato un fine settimana di intenso lavoro quello dei guru strategici dello staff elettorale di Vacchi. Secondo alcuni rumors raccolti da Affaritaliani.it, non appena si è sparsa la notizia che Bonometti si sarebbe candidato, il fronte pro-Vacchi ha infatti cercato immediatamente di correre ai ripari per fronteggiare la mossa del tutto inattesa del metalmeccanico bresciano. Mossa che è stata subito vista come un colpo ferale al disegno presidenziale di Rocca, Montezemolo e Vacchi.
Così son partite le telefonate per far desistere Bonometti dal candidarsi. Di fronte a diversi tentativi risultati del tutto vani, l'ultimo è stato fatto dal presidente di Confindustria Bergamo Ercole Galizzi che ha alzato la cornetta per dire al capo della bresciana Omr: "Se non ti candidi, ti offriamo subito la vicepresidenza per le relazioni industriali". Offerta a cui lo spicciolo Bonometti pare abbia opposto un rifiuto tanto cortese quanto tranchant.
A quel punto, raccontano ad Affaritaliani.it dalle territoriali del sistema dell'Aquilotto, la strategia è stata quella di risdoganare il presidente di Federmeccanica Fabio Storchi, riproponendogli la poltrona su cui attualmente siede il veneto Stefano Dolcetta e che risulta essere centrale nel prossimo mandato di presidenza. Il motivo? L'obiettivo, pare, sia duplice: contrapporre cioè la rappresentanza dei metalmeccanici al falco Bonometti attraverso un altro falco (Storchi) per garantirsi il favore della categoria degli imprenditori delle tute blu e, soprattutto, ipotecare l'unitarietà del pronunciamento emiliano romagnolo (riunione in calendario per lunedì 22) per il ticket Vacchi-Storchi, ricompattando il fronte fra Bologna, Ferrara e Modena e le riottose Parma, Piacenza e Reggio e Rimini Ravenna e Forli.
Alla proposta, sembra che l'ambizioso Fabio storchi non abbia saputo dire di no. Dopo tutto, quando mai sarebbe riuscito a diventare vicepresidente di Confindustria con la delega alle relazioni industriali in un momento cruciale come questo in cui è impegnato per la propria categoria al tavolo con Fim, Fiom e Uilm nella difficile trattativa per il rinnovo del contratto? Si sa, il più delle volte i treni passano soltanto una volta nella vita...