Economia

Coronavirus, Pirelli attiva da subito smart working e task force dedicata

L'azienda guidata da Marco Tronchetti Provera ha avviato da inizio emergenza una serie di misure atte a tutelare i propri dipendenti e la collettività

L'emergenza Coronavirus ha obbligato le aziende ad adottare misure cautelari per tutelare la sicurezza dei lavoratori. Nelle proprie sedi, Pirelli ha istituito la politica dello smart working e una task force dedicata. 

Per fronteggiare l’emergenza legata al Coronavirus, Pirelli ha da subito attivato una serie di misure atte a tutelare  i propri dipendenti e la collettività.  

Allo stato attuale, come ha spiegato l'azienda ad Affaritaliani.it, è previsto l'obbligo dello smart working per i dipendenti provenienti dai Comuni interessati da ordinanze pubbliche e, a soli fini precauzionali, anche tutti i dipendenti residenti nelle province di Lodi, Pavia, Cremona, Piacenza, Bergamo e Padova.

Il colosso degli pneumatici ha comunicato che la politica del lavoro agile è estesa anche ai dipendenti che, sebbene non residenti nei Comuni indicati, vi abbiamo trascorso anche periodi di breve durata, o abbiano avuto contatti con persone lì residenti.

A lavorare da casa sono anche i lavoratori che manifestano sintomi da raffreddamento (anche lievi) fino a completa guarigione, al di fuori dei casi di malattia.

A fronte delle nuove disposizioni della Regione Lombardia sulla chiusura delle scuole, lo smart working, praticato da tutti i dipendenti la prima settimana, è ora previsto per i residenti nella regione con figli in età scolare.

Come dichiarato ad Affari, Pirelli ha inoltre annullato tutte le visite previste con ospiti esterni e limitato i viaggi ai "soli casi assolutamente indispensabili".

L'azienda, che monitora l’evoluzione del fenomeno con una task force dedicata, ha inoltre dichiarato che valuterà, se necessario, anche ulteriori iniziative e ne darà tempestiva comunicazione a tutti i propri dipendenti, per i quali è stato istituito un numero dedicato a cui rivolgersi in caso di urgenza o richiesta d’informazioni.

Ulteriori azioni di prevenzione sono in fase d’implementazione in tutti i Paesi dove la società opera in costante raccordo con le autorità locali. "I dipendenti all’estero - ha proseguito l'azienda - sono tenuti a seguire le raccomandazioni delle autorità locali di ciascun Paese".