Economia

Credit Suisse, la Bce si interroga sui tassi: si rischia l'effetto domino

di Ulisse Spinnato Vega

La Banca centrale potrebbe decidere per un restringimento di "soli" 25 punti e non di 50 per evitare l'effetto cascata

A questo punto, il ripetersi degli shock bancari, che riesuma antichi fantasmi, potrebbe dare fiato alle “colombe” in seno al Consiglio direttivo Bce, che preferirebbero rallentare il ritmo della progressiva stretta monetaria. E allora riprende quota l’opzione di un prossimo giro di vite di 25 punti anziché di 50. Una soluzione che era comunque già sul tavolo e che ora si rafforza nell’ottica della tutela dei bilanci bancari, già esposti al deprezzamento dei bond sovrani tenuti in pancia, connesso proprio all’inasprimento dei tassi

La vicenda di Credit Suisse ha infine un coté tutto italiano che vede riaccendersi la polemica sul Mes, il Meccanismo europeo di stabilità. Ieri la premier Giorgia Meloni ha ribadito: “L'Italia, finché ci sarà un governo guidato dalla sottoscritta, non potrebbe mai accedere al Mes”. Ma oggi il Pd attacca con il sentore Antonio Misiani: “Il Mes con la riforma diventerebbe una rete di sicurezza finanziaria per la gestione delle crisi bancarie. Con tutto quello che sta accadendo, continuare a dire di no come ieri ha ribadito la Meloni è solo ottusa e irresponsabile propaganda”.