Economia

Credit Suisse e Svb, banche italiane al sicuro: “Alta liquidità e redditività"

La ricerca della Federazione autonoma bancari sugli istituti italiani dopo le due crisi che hanno interessato la Silicon Valley Bank e la Credit Suisse

A questi valori, poi, si aggiungono i coefficienti relativi a npl e liquidita'. Il rapporto tra totale crediti e non performing loan dell'Italia si attesta al 2,6%, dimostrando gli effetti positivi delle politiche di de-risking, in coerenza con i principali piano industriali delle banche degli ultimi anni. Le banche italiane vantano un profilo di liquidita' solido e robusto, con un indicatore (Lcr ratio) del 176%, ampiamente distante dal 100% minimo stabilito dalle regole di Basilea.

Quest'ultimo si attesta al 147% per la Germania e per la Francia e al 193% per la Spagna. Quanto al rapporto tra crediti e npl, per le piu' importanti banche tedesche e' allo 0, 93%, per le francesi allo 1,8% e per le spagnole al 2,7%, mentre per quelle italiane e' al 2,6%. Quanto, all'origine dei ricavi dei 111 istituti di credito presi in esame dai dati Bce, complessivamente, gli interessi netti portano nelle casse 206.908 miliardi di euro, le commissioni 119.992 miliardi, i proventi operativi 376.071 miliardi.

Le 12 banche italiane analizzate si attestano rispettivamente a 24.189 miliardi di interessi netti, 19.462 miliardi di commissioni e 50.065 miliardi di proventi operativi, con un rapporto interessi/ricavi al 48,32% e commissioni/ricavi al 38,87%. In linea con i dati degli attivi e dei profitti, anche in questo caso l'Italia e' quarta nell'area euro, dietro a Francia (53.660 miliardi, 41.850 miliardi, 119.070 miliardi e i due rapporti al 45,07% e 35,15%), Spagna (52.980 miliardi, 19.328 miliardi, 74.604 miliardi, 71,01% e 25,91%) e Germania (26.026 miliardi, 19.767 miliardi, 53.750 miliardi, 48,42% e 36,78%).

Assieme agli istituti di credito di Germania, Francia e Spagna, quelli italiani vantano un giusto mix di ricavi che, congiuntamente alla qualita' degli assets e alla buona patrimonializzazione, consente di resistere e di rispondere prontamente ai cambiamenti che intervengono nel contesto economico e nella regolamentazione.