Economia

Il Dl Energia diventa legge. Muro delle opposizioni: "Provvedimento spot"

di Redazione Economia

Il provvedimento è passato a Palazzo Madama con 97 sì, 74 no e 2 astenuti. Il ministro Urso: "Un ulteriore passo verso la transizione green"

Ok dal Senato al Dl energia, dai rifiuti all'eolico: ecco tutte le novità

Il Senato ha votato la fiducia al governo sul dl energia, decreto che prevede interventi su "sicurezza energetica, fonti rinnovabili e ricostruzione dei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali". Il via libera dell'Aula ha registrato 97 sì, 74 contrari e 2 astenuti. Il testo è già stato approvato dalla Camera dei deputati.

Il provvedimento introduce strategie per un agevole passaggio al libero mercato energetico, offrendo risarcimenti all'agricoltura e abolendo i contributi per i gestori di impianti a energia rinnovabile. Circa 4,5 milioni di famiglie beneficeranno di tariffe energetiche regolate. È previsto un miglioramento dell'informazione nel passaggio al mercato libero dell'energia.

Il Decreto Legge Energia semplifica la burocrazia e incentiva il settore fotovoltaico italiano, fornendo sostegno alle imprese ad alto consumo energetico. Include aiuti per le aree alluvionate in Toscana e per le famiglie meno abbienti, con fondi dedicati all'acquisto di carburante o abbonamenti per i trasporti pubblici. Inoltre il provvedimento amplia la possibilità di sviluppare l'eolico galleggiante e allunga i tempi per la candidatura di aree per il deposito dei rifiuti radioattivi. Renato Schifani è nominato Commissario per la gestione dei rifiuti, con una dotazione di 800 milioni. Le aziende toscane colpite dalle alluvioni potranno accedere al Fondo di solidarietà in agricoltura.

Altre misure del decreto mirano a potenziare gli investimenti in energia rinnovabile per i grossi consumatori di energia e a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti di gas.

Ministro Urso: un ulteriore passo verso una transizione green delle imprese

“L'approvazione definitiva del Dl Energia, rappresenta un significativo, importante passo in avanti verso la transizione verde delle nostre imprese. Un provvedimento che mira al rafforzamento del nostro sistema produttivo nell'affrontare la sfida della decarbonizzazione e dello sviluppo sostenibile. Questa è la strada giusta, indicata dal governo e condivisa dal Parlamento". E' quanto afferma il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, commentando l’approvazione in Senato del Dl Energia.

Ira delle opposizioni, Irto (Pd), ennesimo e inutile provvedimento spot

"Siamo difronte all'ennesimo, inutile provvedimento spot, che fa male all’Italia e al futuro dei cittadini. Il governo è allergico al confronto parlamentare, è privo di visione e prospettiva, è insensibile alla condizione delle imprese, delle famiglie, degli alluvionati e dei consumatori”. A dirlo, il senatore del Pd Nicola Irto intervenendo in Aula a Palazzo Madama in dichiarazione di voto sul Dl Energia.    

“Considerato il ruolo strategico della sicurezza energetica nazionale, l'importanza della lotta ai cambiamenti climatici e la necessita di una politica lungimirante in materia energetica - sottolinea Irto - come Partito democratico abbiamo presentato molte proposte valide e fattibili, nonostante la fretta imposta dal governo, appoggiato da una maggioranza silente, supina e remissiva. Purtroppo, nel cosiddetto decreto Energia il governo ha voluto mettere insieme una materia delicata e strategica, cioè la sicurezza energetica del Paese, con il commissariamento del ciclo dei rifiuti in Sicilia; ha provveduto malissimo sugli aiuti alle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, colpite da violente alluvioni. C'era bisogno di un provvedimento a parte. Nessuna proposta delle opposizioni è stata accolta per indennizzare le famiglie rispetto ai danni ai loro beni mobili e neppure è stato possibile discutere e approvare le proposte finalizzate al credito d'imposta per le imprese e per la proroga del pagamento dei mutui con Cassa Depositi e Prestiti per investimenti pubblici da parte dei Comuni alluvionati. Respinte  tutte le proposte per favorire l'impiego delle risorse del Pnrr da parte dei Comuni interessati. In concreto, sul tema dell’energia non c'è, in questo decreto-legge, alcuna strategia. Nemmeno un centesimo sul Fondo per il clima, già decurtato di 280 milioni. Nessuna compensazione locale per le trivellazioni, alla faccia dell'autonomia territoriale. Il governo ancora una volta ha perso una occasione per migliorare la vita del Paese". 

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