Economia
Ecofin, fumata nera sulla minimum tax: il veto di Orban blocca il via libera
L'Ungheria di Orban pone il veto sulla tassazione minima per le multinazionali. "Con la guerra in corso provocherebbe uno choc economico"
E ha anche sostenuto che al Parlamento ungherese "aumentano le voci critiche contro questo accordo. Introdurre così presto l'accordo causerebbe gravi danni", ha detto Varga. "Il lavoro non è pronto e penso che dobbiamo continuare gli sforzi per trovare una soluzione".
Posizione che ha innescato l'irritazione del ministro delle finanze francese, Bruno Le Maire, che ha la presidenza di turno dell'Ecofin fino a fine giugno e che ha puntato il dito contro il fatto che l'Ungheria aveva espresso parere favorevole a procedere su "Pillar 2", questa parte di accordo Ocse, anche dopo l'invasione russa dell'Ucraina.
Fino a poche settimane fa ad opporsi era infatti solo la Polonia, almeno apparentemente, ma questo veto sembrava esser stato superato da nuove proposte della Commissione europea, su cui Le Maire ha ripetutamente ringraziato il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni. Poi è emersa l'opposizione ungherese. "Continuo a credere fermamente che riusciremo a raggiungere un accordo sotto la presidenza francese dell'Ue - ha detto Le Maire - lavorerò intensamente nei prossimo giorni per cercare di superare l'opposizione dell'Ungheria".