Economia
Economia, 2021 anno di ripresa ma anche di corsa dell'inflazione: un bilancio
Se il 2020 è stato l'anno del Covid, il 2021 dal punto di vista economico è stato quello della ripresa e del Recovery Plan. Ma anche della corsa dell'inflazione
Il 29 la Fed conferma che l'Economia Usa e' tornata a livelli pre-Covid. Jerome Powell spiega che l'Economia si sta avvicinando al punto di svolta in cui sara' possibile ridurre gli stimoli monetari. La ripresa c'e' anche nell'Ue: i dati del Pil nel secondo trimestre attestano che s'intravede la luce in fondo al tunnel, anche se restano i timori per l'aumento dei contagi dovuti alla variante Delta e lo spettro di nuovi lockdown e restrizioni. nel secondo trimestre il Pil cresce del 2% nell'eurozona e dell'1,9% nell'Ue.
Tra gli Stati membri, il Portogallo (+4,9%) registra l'aumento piu' elevato rispetto al trimestre precedente, seguito da Austria (+4,3%) e Lettonia (+3,7%), mentre la Lituania (+0,4%) e la Repubblica Ceca (+0,6%) registrano l'aumento piu' basso. La crescita italiana e' stata del 2,7% (+17,3% rispetto allo scorso anno). I tassi di crescita anno su anno sono stati positivi per tutti i Paesi.
AGOSTO: LA CINA RALLENTA E SPAVENTA MERCATI
Un improvviso rallentamento della Cina spaventa i mercati globali. Gli Usa tornano a vedere l'occupazione a livelli pre-pandemia. La morsa dei chip affossa l'industria dell'auot. A sorpresa la Cina frena. I dati macro pubblicati il 9 agosto registrano come la produzione industriale non cresce fra aumento dei prezzi delle materie prime e loro scarsita', mentre nuovi focolai di Covid mettono sotto pressione la ripresa del Paese, in corso ormai da aprile 2020.
La previsione di crescita per il 2021 scende dall'8,9% all'8,3%. La diffusione della variante Delta in Cina crea tensioni sui mercati globali dell'energia, visto che il gigante asiatico e' il secondo consumatore mondiale di greggio. Sul fronte dell'Economia del Paese l'ultimo dato a destare preoccupazione e' stata la fiammata dei prezzi alla produzione, balzati a luglio del 9%, il rialzo piu' alto da 13 anni.
Al tempo stesso il tasso di inflazione tendenziale scende all'1% a luglio dall'1,1% del mese precedente, restando tuttavia nettamente superiore al consenso. I dati a meta' mese sull'occupazione Usa registrano una discesa dei sussidi di disoccupazione ai minimi di 17 mesi - e quindi dall'inizio della pandemia - indicando un altro mese di robusta crescita dell'occupazione, sebbene l'aumento delle infezioni da Covid rappresenti un rischio per la ripresa del mercato del lavoro. Le domande per i sussidi di disoccupazione sono scese di 29.000 unita' a 348.000.
Il 19 agosto Toyota annuncia un taglio della produzione del 40%. La crisi dei chip, le materie prime alle stelle e una domanda incerta con la variante Delta del Covid mettono il settore auto nella 'tempesta perfetta'. Il 24 arriva invece un buon dato dall'Economia tedesca, cresciuta piu' del previsto nel secondo trimestre dell'anno sulla scia dell'allentamento delle restrizioni anti Covid-19 che ha spronato i consumatori ad attingere a risparmi record accumulati durante il lockdown invernale, mentre lo Stato ha messo 'benzina' con un enorme stimolo finanziato dal debito.
Su base annua, la locomotiva tedesca si e' espansa del 9,4% nel secondo trimestre, lasciando l'attivita' economica del 3,3% al di sotto dei livelli pre-crisi del quarto trimestre del 2019. - Il 26 la La Bank of Korea rialza i tassi d'interesse dello 0,25% per contenere l'inflazione. e' la prima banca mondiale a farlo in era Covid.
SETTEMBRE: IN CINA SCOPPIA IL CASO EVERGRANDE
Il mese di settembre e' caratterizzato da un lato da una frenata inattesa dell'inflazione Usa, che poi si rivelera' momentanea. Ma tutte le attenzioni si concentrano soprattutto sullo scoppio della grana Evergrande e sulle sue possibili ripercussioni sul mercato immobiliare cinese.
A inizio mese gli Usa decidono lo stop agli aiuti Covid per i disoccupati. Arrivano a fine corsa i sussidi aggiuntivi che il governo federale degli Stati Uniti ha pensato (e finanziato) per sostenere i cittadini di fronte alla pandemia. Secondo i dati del Tesoro, sono stati spesi oltre 830 miliardi dallo scoppio al 1 settembre.