Economia
Elezioni, "L'Europa in 80 domande": il libro per arrivare preparati al voto
In edicola “L’Europa in 80 domande. Istituzioni, meccanismi, falsi miti e opportunità" (ed. Corriere della Sera) di Francesca Basso, giornalista del quotidiano
Che cosa sono e come funzionano il Parlamento europeo e la Commissione europea e che differenza c’è fra il Consiglio europeo e il Consiglio dell’Unione europea? A cosa servono e come nascono le regole europee? E ancora, a cosa serve il bilancio comunitario? Perché la Ue può chiedere ai governi nazionali di cambiare la legge di Bilancio? E, infine, perché occorrono le alleanze in Europa?
Mancano pochi giorni all’appuntamento elettorale del 26 maggio in cui i cittadini comunitari sono chiamati a rinnovare i membri dell’emiciclo di Strasburgo e mai come in questo momento è importante arrivare preparati a quello che sarà uno snodo fondamentale per la vita futura dell’Ue, in cui bisognerà esprimere una preferenza consapevole fra i candidati dei partiti che in tutto il Vecchio Continente spingono per un’Europa che completi la sua unione politica ed economica e quelli che al contrario, i sovranisti, vogliono un’Europa degli Stati nazionali, che faccia dei passi indietro rispetto alla configurazione comunitaria esistente. Mettendo in comune pochissime cose, chiudendosi in se stessi e sferrando un colpo ferale al processo d’integrazione e al progetto originario di costruzione dell’Ue.
Francesca Basso (1973) è nata a Udine e cresciuta a Padova. Nel 2000 ha messo piede al Corriere della Sera, dal 2010 è alla redazione Economia dove si occupa di affari europei ed energia. Nella primavera-estate del 2015 ha seguito da Bruxelles la crisi greca e dei migranti. |
Il libro di Francesca Basso, giornalista economica del Corriere della Sera, “L’Europa in 80 domande. Istituzioni, meccanismi, falsi miti e opportunità”, con prefazione del direttore del CorSera Luciano Fontana (in edicola a 7,90 euro più il prezzo del quotidiano), consente di tornare ai fondamentali delle istituzioni comunitarie e di costruirsi quella gabbia teorica che permette di giudicare con cognizione quanto viene quotidianamente espresso dai diversi partiti nel dibattito politico. Dibattito in cui l’Unione europea viene spesso additata come l’origine di tutti i mali nazionali, attraverso demagogiche semplificazioni come “l’Europa difende le banche e non la gente” o “l’euro è servito solamente a far crescere solo l’economia tedesca e non all’Italia”.
Oltre a spiegare nel dettaglio tutti gli aspetti tecnici e procedurali del “condominio Europa” o ad illustrare aspetti poco conosciuti della vita comunitaria come, ad esempio, le cene mensili degli otto Paesi che compongono il gruppo informale della nuova Lega Anseatica, il testo della Basso smonta anche tutti i luoghi comuni con cui spesso l’argomento Bruxelles viene liquidato e piegato dai politici a logiche di massimizzazione del consenso elettorale, dimostrando come l’Italia ha tratto benefici dall’appartenenza all’Ue e dall’adozione della moneta comune e illustrando come in concreto non solo regolamenti, direttive, decisioni e raccomandazioni, ovvero i diversi tipi di atti legislativi comunitari, influenzano, cambiandola in meglio (ma non senza qualche errore), la vita di ogni giorno di 500 milioni di persone.
@andreadeugeni