Francesca Basso (1973) è nata a Udine e cresciuta a Padova. Nel 2000 ha messo piede al Corriere della Sera, dal 2010 è alla redazione Economia dove si occupa di affari europei ed energia. Nella primavera-estate del 2015 ha seguito da Bruxelles la crisi greca e dei migranti. |
Il libro di Francesca Basso, giornalista economica del Corriere della Sera, “L’Europa in 80 domande. Istituzioni, meccanismi, falsi miti e opportunità”, con prefazione del direttore del CorSera Luciano Fontana (in edicola a 7,90 euro più il prezzo del quotidiano), consente di tornare ai fondamentali delle istituzioni comunitarie e di costruirsi quella gabbia teorica che permette di giudicare con cognizione quanto viene quotidianamente espresso dai diversi partiti nel dibattito politico. Dibattito in cui l’Unione europea viene spesso additata come l’origine di tutti i mali nazionali, attraverso demagogiche semplificazioni come “l’Europa difende le banche e non la gente” o “l’euro è servito solamente a far crescere solo l’economia tedesca e non all’Italia”.
Oltre a spiegare nel dettaglio tutti gli aspetti tecnici e procedurali del “condominio Europa” o ad illustrare aspetti poco conosciuti della vita comunitaria come, ad esempio, le cene mensili degli otto Paesi che compongono il gruppo informale della nuova Lega Anseatica, il testo della Basso smonta anche tutti i luoghi comuni con cui spesso l’argomento Bruxelles viene liquidato e piegato dai politici a logiche di massimizzazione del consenso elettorale, dimostrando come l’Italia ha tratto benefici dall’appartenenza all’Ue e dall’adozione della moneta comune e illustrando come in concreto non solo regolamenti, direttive, decisioni e raccomandazioni, ovvero i diversi tipi di atti legislativi comunitari, influenzano, cambiandola in meglio (ma non senza qualche errore), la vita di ogni giorno di 500 milioni di persone.
Francesca Basso (1973) è nata a Udine e cresciuta a Padova. Nel 2000 ha messo piede al Corriere della Sera, dal 2010 è alla redazione Economia dove si occupa di affari europei ed energia. Nella primavera-estate del 2015 ha seguito da Bruxelles la crisi greca e dei migranti. Il libro di Francesca Basso, giornalista economica del Corriere della Sera, “L’Europa in 80 domande. Istituzioni, meccanismi, falsi miti e opportunità”, con prefazione del direttore del CorSera Luciano Fontana (in edicola a 7,90 euro più il prezzo del quotidiano), consente di tornare ai fondamentali delle istituzioni comunitarie e di costruirsi quella gabbia teorica che permette di giudicare con cognizione quanto viene quotidianamente espresso dai diversi partiti nel dibattito politico. Dibattito in cui l’Unione europea viene spesso additata come l’origine di tutti i mali nazionali, attraverso demagogiche semplificazioni come “l’Europa difende le banche e non la gente” o “l’euro è servito solamente a far crescere solo l’economia tedesca e non all’Italia”. Oltre a spiegare nel dettaglio tutti gli aspetti tecnici e procedurali del “condominio Europa” o ad illustrare aspetti poco conosciuti della vita comunitaria come, ad esempio, le cene mensili degli otto Paesi che compongono il gruppo informale della nuova Lega Anseatica, il testo della Basso smonta anche tutti i luoghi comuni con cui spesso l’argomento Bruxelles viene liquidato e piegato dai politici a logiche di massimizzazione del consenso elettorale, dimostrando come l’Italia ha tratto benefici dall’appartenenza all’Ue e dall’adozione della moneta comune e illustrando come in concreto non solo regolamenti, direttive, decisioni e raccomandazioni, ovvero i diversi tipi di atti legislativi comunitari, influenzano, cambiandola in meglio (ma non senza qualche errore), la vita di ogni giorno di 500 milioni di persone.
Francesca Basso (1973) è nata a Udine e cresciuta a Padova. Nel 2000 ha messo piede al Corriere della Sera, dal 2010 è alla redazione Economia dove si occupa di affari europei ed energia. Nella primavera-estate del 2015 ha seguito da Bruxelles la crisi greca e dei migranti. Il libro di Francesca Basso, giornalista economica del Corriere della Sera, “L’Europa in 80 domande. Istituzioni, meccanismi, falsi miti e opportunità”, con prefazione del direttore del CorSera Luciano Fontana (in edicola a 7,90 euro più il prezzo del quotidiano), consente di tornare ai fondamentali delle istituzioni comunitarie e di costruirsi quella gabbia teorica che permette di giudicare con cognizione quanto viene quotidianamente espresso dai diversi partiti nel dibattito politico. Dibattito in cui l’Unione europea viene spesso additata come l’origine di tutti i mali nazionali, attraverso demagogiche semplificazioni come “l’Europa difende le banche e non la gente” o “l’euro è servito solamente a far crescere solo l’economia tedesca e non all’Italia”. Oltre a spiegare nel dettaglio tutti gli aspetti tecnici e procedurali del “condominio Europa” o ad illustrare aspetti poco conosciuti della vita comunitaria come, ad esempio, le cene mensili degli otto Paesi che compongono il gruppo informale della nuova Lega Anseatica, il testo della Basso smonta anche tutti i luoghi comuni con cui spesso l’argomento Bruxelles viene liquidato e piegato dai politici a logiche di massimizzazione del consenso elettorale, dimostrando come l’Italia ha tratto benefici dall’appartenenza all’Ue e dall’adozione della moneta comune e illustrando come in concreto non solo regolamenti, direttive, decisioni e raccomandazioni, ovvero i diversi tipi di atti legislativi comunitari, influenzano, cambiandola in meglio (ma non senza qualche errore), la vita di ogni giorno di 500 milioni di persone.