Economia
Elon Musk teme il grande crollo di Tesla. Consegne a picco nel primo trimestre
Pesano domanda debole, concorrenza cinese e stop forzato in Germania
Tesla, primo trimestre da incubo per le auto elettriche di Elon Musk
Si prevede che la prossima settimana Tesla riporterà un forte rallentamento delle consegne nel primo trimestre, secondo analisti di settore. L'azienda è stata lenta nel rinnovare i suoi modelli in un momento in cui gli alti tassi di interesse hanno indebolito l'appetito dei consumatori per articoli di grande valore e rivali come Xiaomi in Cina, il più grande mercato automobilistico del mondo, stanno lanciando modelli più economici.
"Tesla potrebbe essere testimone di un affaticamento dei consumatori dovuto al taglio dei prezzi e potrebbe testare livelli di redditività che l'azienda potrebbe non trovare accettabili", ha detto l'analista di Morgan Stanley Adam Jonas in un rapporto ai clienti all'inizio di questo mese. "Tali condizioni potrebbero non migliorare in modo significativo nel breve termine, data l'età della linea di prodotti Tesla".
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Secondo 17 analisti intervistati da Visible Alpha, Tesla dovrebbe consegnare 458.500 veicoli nel trimestre terminato il 31 marzo. Si tratta di un valore superiore alle 422.875 unità consegnate nello stesso trimestre dell'anno scorso, ma segnerebbe un calo di oltre il 5 per cento rispetto ai tre mesi precedenti. Secondo il Sole, le stime sulle consegne del trimestre sono cadute da 475 a circa 400mila auto.
Dalla fine del 2022, il CEO di Tesla Elon Musk ha tagliato in modo aggressivo i prezzi di Tesla a scapito dei margini, contribuendo ad aumentare le vendite ma frustrando molti dei suoi clienti che hanno visto crollare il valore delle loro auto.
Come scrive oggi Il Sole 24 Ore, "perfino un investitore e genuino tifoso di Tesla come Dan Ives, di Wedbush, ammette che il primo trimestre è stato da incubo". Tra le ragioni ci sono la domanda in Cina e la concorrenza dei colossi di Pechino come BYD, a cui si è appena aggiunta anche Xiaomi. Non sono solo queste le ragioni, spiega il Sole: "Certo gli stop alla produzione imposti dall’incendio doloso alla gigafactory di Berlino hanno avuto un impatto sulla fornitura come anche l’aggiornamento della Model 3 Highland negli Stati Uniti, ma i problemi sono tutti sul tavolo e le stime sulle consegne per l’anno rischiano di essere riviste al ribasso".
Secondo il quotidiano economico, "l’obiettivo di 2,1 milioni potrebbe essere ridimensionato. Complice anche l’andamento delle auto elettriche in generale, con la flessione della domanda. Del resto, due mesi fa, alla presentazione dei conti, l’azienda texana aveva avvisato che la crescita del 2024 avrebbe potuto essere «notevolmente inferiore a quella del 2023»".