Economia

Eni, nuova scoperta a gas nel Mar Mediterraneo egiziano

Con i partner BP e Total, Eni ha perforato "con successo" il primo pozzo esplorativo nella licenza di North El Hammad

Nuova scoperta a gas di Eni nel Mar Mediterraneo egiziano

Eni, con i partner nel blocco BP e Total, ha annunciato di aver perforato "con successo" il primo pozzo esplorativo nella licenza di North El Hammad, nelle acque convenzionali egiziane del Delta del Nilo, sul prospetto denominato Bashrush. Nel 2020, la produzione netta dell'azienda del Cane a sei zampe in Egitto, in cui è presente dal 1954 (dove opera tramite Ieoc Production Bv) è stata di circa 280.000 barili di olio equivalente al giorno.

Come spiegato in una nota, la nuova scoperta si trova in 22 metri di profondità d’acqua, a 11 chilometri dalla costa, 12 chilometri a nord-ovest del giacimento di Nooros e circa 1 chilometro a ovest del giacimento di Baltim South West, entrambi già in produzione.

Il pozzo, che verrà testato alla produzione, ha attraversato un'unica colonna verticale mineralizzata a gas di 152 metri nelle arenarie di età Messiniana della formazione Abu Madi con "eccellenti proprietà petrofisiche". 

La scoperta di Bashrush conferma il potenziale a gas e condensati nelle formazioni Messiniane in questo settore delle acque poco profonde dell’offshore egiziano. La scoperta estende verso ovest il potenziale a gas delle stesse sequenze mioceniche della formazione Abu Madi di quella precedentemente definita come “Great Nooros Area”.

In parallelo, Eni continuerà anche l’esplorazione nella “Great Nooros Area” con la perforazione nell’anno di un altro pozzo esplorativo denominato Nidoco NW-1 DIR, situato nella concessione Abu Madi West.

Nella concessione di North El Hammad, che è in partecipazione con Egyptian Natural Gas Holding Company (EGAS), Eni detiene il 37,5% di interesse nella concessione e il ruolo di operatore, BP detiene il 37,5 % e Total il 25% della quota del gruppo Contrattuale.