Economia
Eni, nuovo programma di buyback da almeno 1,1 miliardi di euro
La proposta deliberata dal Cda riguarda l'acquisto di azioni proprie per un esborso minimo di 1,1 mld, incrementabile in funzione del prezzo del Brent
Eni aggiornerà la propria valutazione sullo scenario relativo al programma di buyback a luglio e a ottobre
Il cda di Eni ha deliberato oggi di sottoporre all'assemblea degli azionisti del prossimo 11 maggio la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie (buyback) per un periodo fino al 30 aprile 2023, previa revoca per la parte non ancora eseguita della delibera assembleare del 12 maggio 2021. Tale proposta, si legge in una nota, riguarda l'acquisto di azioni proprie per un esborso minimo di 1,1 miliardi di euro, incrementabile in funzione dello scenario del prezzo del Brent.
Eni aggiornerà la propria valutazione sullo scenario relativo al programma di buyback a luglio e a ottobre. "In presenza di scenari di prezzo del Brent superiori a 90 al barile, Eni procederà ad aumentare il controvalore del programma per un ammontare pari al 30% del Free Cash Flow incrementale associato (in ogni caso il programma di buyback non potrà essere superiore a complessivi 2,5 miliardi di euro) e per un quantitativo massimo di azioni pari al 10% delle azioni ordinarie in cui sara' suddiviso il capitale sociale di Eni ad esito dell'annullamento delle azioni proprie acquistate nel 2021.
Eni, ok dal Cda all'emissione di bond fino a 3 miliardi entro marzo 2024
Inoltre, il Cda ha deliberato la possibile emissione di uno o più prestiti obbligazionari, da collocare presso investitori istituzionali, per un ammontare complessivo non superiore a 3 miliardi di euro o equivalente in altra valuta, da emettersi in una o più tranches entro il 31 marzo 2024, si legge nel comunicato. I prestiti obbligazionari, se emessi, perseguiranno "l'obiettivo di finanziare eventuali futuri fabbisogni e di mantenere una struttura finanziaria equilibrata. I prestiti potranno essere quotati presso uno o piu' mercati regolamentati", conclude la nota.