Economia

Eredità Agnelli, pm: strategia di 20 anni dietro la frode fiscale

di Redazione Economia

Margherita Agnelli ha messo sotto i riflettori le società degli Agnelli-Elkann in paradisi fiscali, precedentemente nascoste al fisco italiano

Frodi fiscali e società offshore degli Agnelli-Elkann. Report e il servizio di aprile 2023 

La vicenda dell'inchiesta su John Elkann, sollevata da Margherita Agnelli, continua a far discutere. Si parla di presunte frodi fiscali legate agli anni 2018 e 2019. Come riportato dal Fatto Quotidiano al momento c'è uno scontro sul tavolo: gli avvocati di Elkann e il commercialista Gianluca Ferrero contestano i sequestri disposti dalla Procura di Torino, sostenendo che siano troppo datati per essere rilevanti, poichè i documenti in possesso degli inquirenti risalgono solo al 2004, dopo la morte di Gianni Agnelli.

D'altra parte, i magistrati sostengono che i documenti acquisiti fanno parte di una strategia più ampia, che si è sviluppata molto tempo prima dei reati contestati. Questa strategia coinvolge una serie di fiduciarie in paradisi fiscali, presumibilmente create appositamente per eludere il fisco e garantire la successione dell'impero aziendale della famiglia Agnelli direttamente nelle mani di John Elkann.

Dell'indagine della Guardia di Finanza ne aveva già parlato lo scorso 17 aprile 2023 il programma Report, in possesso dei documenti riguardanti la spartizione dell’eredità di Gianni Agnelli.

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Sono sotto la lente giudiziaria anche le società offshore degli Agnelli-Elkann, nascoste al fisco italiano ma portate alla luce da Margherita Agnelli nelle sue denunce contro i figli. La Guardia di Finanza ha individuato società come la Bundeena Consulting Inc, con sede nelle Isole Vergini Britanniche, legata al trust Tremaco Trust Reg nel Liechtenstein, con un tesoretto di 900 milioni di euro. Capitali di questa entità ricompaiono successivamente in società fiduciarie riconducibili a John, Lapo e Ginevra Elkann, in particolare, legate a John, sono la Blue Dragons Ag e la Dancing Tree, radicate presso la Tremaco Treuunternehmen Reg.

In poche parole gli Elkann hanno destinato parte dei loro fondi a investimenti offshore, utilizzando risorse protette attraverso holding nel Liechtenstein. Questi investimenti sono stati sostenuti in settori come le nuove società tecnologiche, l'intelligenza artificiale, le biotecnologie e l'esplorazione dei fondali oceanici, am non tutti si sono rivelati di successo.

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In questo scenario si inserisce che la residenza svizzera di Marella Caracciolo, che Margherita Agnelli ritiene fosse solo un escamotage per evitare le tasse e escluderla dall'eredità. La battaglia legale tra Margherita Agnelli e i suoi tre figli Elkann si svolgerà davanti al tribunale del Riesame. Nel frattempo l'eredità è bloccata, almeno quella inclusa nel testamento di Marella Caracciolo, che escludeva Margherita da qualsiasi lascito a causa di un accordo stipulato in Svizzera. Se il processo confermasse che Marella Caracciolo risiedeva effettivamente in Italia per più di 183 giorni all'anno, potrebbe scattare l'accusa di evasione fiscale contro gli eredi, e Margherita potrebbe reclamare la sua quota legittima di eredità, mettendo in discussione il controllo della Dicembre, la società madre degli Agnelli-Elkann, che governa Exor e le sue sussidiarie come Stellantis, la Juventus, la Ferrari, Gedi e molte altre.

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