Economia
Esclusivo/ Confindustria, i "big" lombardi incoronano Antonio Gozzi
Confindustria, la corsa per la poltrona entra nel vivo. Da Marcegaglia a Tronchetti Provera: i "big" lombardi vogliono Gozzi alla presidenza
Confindustria, Antonio Gozzi deve vedersela con Orsini. La sfida per la presidenza. Ultimi rumor
La corsa per la poltrona di Confindustria entra nel vivo. Secondo quanto Affaritaliani.it può riferire, ci sarebbe stata una cena a casa di Diana Bracco. Intorno al tavolo, oltre alla padrona di casa, Gianfelice Rocca, Emma Marcegaglia, Marco Tronchetti Provera con il fido Antonio Calabrò, il presidente di Assolombarda Alessandro Spada e qualche vicepresidente del “maggior azionista” di Viale dell’Astronomia.
Argomento della serata, ça va sans dire, il futuro di Confindustria. Partendo da una certezza: la gestione di Carlo Bonomi che si va a concludere viene reputata fallimentare da tutti i “big” dell’imprenditoria lombarda. Dopo il giudizio, netto, sull’operato del presidente, si è passati alla cernita dei nomi. Chi per il dopo-Bonomi? Senza particolari sorprese è emerso che il prescelto sarebbe Antonio Gozzi. Il quale dovrebbe comunque vedersela con la fortissima candidatura di Emanuele Orsini che – è bene ribadirlo – al momento rimane in pole position.
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Altri nomi emersi sono due: Marco Bonometti e Giovanni Brugnoli. Ma su entrambi è arrivato un altolà abbastanza secco. Per il primo, perché non avrebbe il sostegno della sua territoriale, cioè quella di Brescia, a causa dei cattivi rapporti con Giuseppe Pasini, autentico deus della candidatura di Gozzi. Per il secondo perché qui si sconta una frattura della territoriale di Varese. Che spingerebbe, addirittura, per una presidenza ad interim, diciamo per un biennio, per Brugnoli.
La cena si è conclusa con la promessa, da parte dei presenti, di cercare di indirizzare una quota crescente di elettori verso il nome di Gozzi. I candidati al momento sembrano essere, oltre al presidente di Federacciai e a Orsini, anche lo stesso Brugnoli, Enrico Carraro e Alberto Marenghi. Ma tutti e tre scontano diversi vulnus: il primo di essere sostenuto solo dalla sua territoriale, il secondo di avere contro proprio Confindustria Veneto, la regione da cui proviene; il terzo perché essendo stato indicato da Bonomi sconta la disaffezione degli elettori verso l’attuale presidente. Il comitato ombra, che Affaritaliani.it aveva annunciato in anteprima, torna a riunirsi dopo il nulla di fatto di settembre. Sarà un incontro più fruttuoso?