Economia
Ex Ilva, il commissario Laghi torna libero. "Annullata l'accusa di corruzione"
Il tribunale del Riesame ha fortemente ridimensionato l'ipotesi di reato nei suoi confronti. "Induzione indebita a dare o promettere utilità"
Ex Ilva, il commissario Laghi torna libero. "Nessuna corruzione"
Può sorridere l'ex commissario dell'Ilva Enrico Laghi dopo la decisione del tribunale del Riesame. Nessun reato di corruzione commesso ma solo "un'induzione indebita a dare e promettere utilità". Torna quindi in libertà Laghi, è stata annullata - si legge sul Messaggero - l'ordinanza di custodia a suo carico. Per conoscere le motivazioni sarà necessario attendere 45 giorni. Ma un dettaglio spicca già dalla lettura del dispositivo emesso ieri dai giudici: quella che per i pm era corruzione in atti giudiziari in relazione agli incarichi professionali conferiti da dirigenti dell'Ilva all'avvocato Giacomo Ragno, per i giudici del Riesame potrebbe essere al massimo un'induzione indebita a dare o promettere utilità.
L'accusa per Laghi, - prosegue il Messaggero - riqualificata dai giudici del Riesame, era quella di avere ricambiato la «favorevole attenzione alle esigenze di Ilva» da parte della procura di Taranto, all'epoca guidata da Capristo, con incarichi professionali che venivano assegnati da dirigenti dell'Ilva all'avvocato Ragno, penalista del foro di Trani, vicinissimo allo stesso Capristo. Ma l'impianto accusatorio adesso è crollato.