Economia
Ex-Ilva, incontro al Mimit. Urso e Morselli sperano, i sindacati: "Sciopero"
La manager: "Abbiamo messo in sicurezza l'azienda". Venier (Snam): "Vantiamo un credito di 208 milioni con Acciaierie d'Italia"
Morselli: "Così abbiamo salvato l'ex-Ilva"
"Il Cda ha scelto di non penalizzare la produzione e ha cercato di mantenere due altoforni in produzione e un livello produttivo decoroso. Si sarebbe dovuto spegnere un altoforno, in realtà". Ad affermarlo, secondo quanto riferiscono fonti presenti all'incontro, è l'ad di Acciaierie d'Italia, Lucia Morselli. Durante l'incontro, in particolare, è stato ricordato che l’anno scorso è stato un anno complicato. "L’impatto sul costo energia e anche sul reperimento delle materie prime è stato molto elevato. Per trovare le materie prime c’è stata grossa competizione. Il risultato è stato una forte riduzione del margine di contribuzione", ha sottolineato Morselli secondo quanto riferiscono fonti presenti all'incontro.
"Il risultato produttivo è stato ridotto, ma abbiamo tenuto in piedi l’azienda" ha aggiunto la Morselli. "Il calo del prezzo del gas, che comunque è alto, ci fa pensare che possiamo adesso recuperare il tempo perduto", spiega Morselli. "Il rafforzamento patrimoniale (750 mln) ci consente di accedere ai mercati delle materie prima e delle risorse finanziare con uno standing diverso, uno standing in linea con lo status di sito strategico nazionale. A inizio agosto scorso il Ministro Giorgetti ha riconosciuto che l’azienda era finanziariamente fragile. Grazie al Ministro Urso oggi arriviamo alla fine dell’uscita dalla condizione di fragilità", spiega ancora l'ad di Acciaierie d'Italia.
"Noi abbiamo un ciclo di cassa di sei mesi, prima di incassare passano sei mesi e noi dobbiamo solo pagare in quel mentre. Adesso possiamo accedere ai mercati finanziari, servirebbero due miliardi di circolante in un mondo ideale, ma possiamo farcela", sottolinea Morselli secondo quanto riferiscono fonti presenti all'incontro.
"I soci quest’anno hanno dato obiettivo di 4 milioni di tonnellate nel 2023 e 5 nel 2024. Le ambizioni del management sono superiori, e dipenderà da quanto sapremo essere capaci di ottimizzare le risorse finanziarie. Voglio darvi una breve illustrazione di investimenti in direzione territoriale, fuori dal sedime dell’acciaieria. Sono investimenti necessari, perché se no siamo una cattedrale nel deserto e le cattedrali nel deserto muoiono. Anche su proposta nostra i soci hanno concordato quattro investimenti" ha spiegato l'ad di Acciaierie d'Italia.
"Sono - spiega Morselli - quattro operazioni: un rigassificatore, per il quale abbiamo iniziato a lavorare e siamo anzi già a un terzo dei lavori in collaborazione con operatori internazionali e con il Porto di Taranto. Per il prossimo anno termico contiamo quindi di avere accesso diretto ai produttori di gas. Il secondo investimento è nell’economia circolare, con la loppa che è un sottoprodotto di altoforno, pregiatissimo però per i cementifici. Quindi ci impegneremo per far ripartire il cementificio che abbiamo, collegato allo stabilimento, è un’opportunità visto il fabbisogno di cemento che potrà essere utile anche per la ricostruzione dell’Est. Terza operazione un accordo con Falck Renewables: noi diamo loro l’acciaio e loro daranno a noi energia rinnovabile. Quarto: acqua. Ce ne serve molta e ci attrezzeremo per dissalare, risparmiando l’acqua dei fiumi della zona. Non sarà sulla terraferma ma off-shore, così sarà meno ambientalmente d’impatto".
"Cito da ultimo un altro aspetto: stiamo già usando plastica negli altoforni e quindi siamo una sorta di termovalorizzatore per la regione Puglia. Uno degli investimenti che faremo e inizieremo quest’anno è il rifacimento di Afo 5. Ci si potrebbe chiedere perché rifarlo. Perché per arrivare alla conclusione del piano illustrato dal presidente Bernabè serve continuare a produrre e se Afo4 è a posto, appena rifatto, Afo2 è in condizioni più delicate. L'Aia - rileva l'ad di Acciaierie d'Italia, "scade a fine agosto e noi faremo richiesta di proroga. Non credo la proroga arriverà in fretta ma voglio rassicurare che tutti i nostri limiti emissivi sono sempre stati rispettati, come sa il Ministero dell’Ambiente".