Economia

EY Capri Digital Summit: una coraggiosa strategia di ripartenza

Giulia Ghirardi

Al via la 13esima edizione del Summit di EY. Consumi e digitale i grandi temi della seconda giornata

EY Capri Digital Summit 2020 si pone l'obbiettivo di riflettere sul futuro del nostro Paese e lo fa partendo da una provocatoria e tagliente domanda: "Reinventeremo il futuro o sarà il futuro a rinvenatarci?"

In occasione della tredicesima edizione dell’EY Capri Digital Summit, quest'anno intitolato “A New Brave World”, esponenti del mondo istituzionale, accademico ed economico si sono confrontati per disegnare una strategia coraggiosa per il futuro del Paese. Infrastrutture, digitale e cambiamenti nei consumi e nella produzione di beni e servizi sono i grandi temi individuati da EY dai quali passa il futuro del Paese e ai quali ha dedicato i quattro panel del Summit.

Nella seconda giornata dell’evento sono state affrontate nel dettaglio le sfide prioritarie in ambito digitale per recuperare competitività sul piano europeo.

EY, DIREZIONE ITALIA: un piano per il digitale

Il Digital Economy and Society Index pone l’Italia al 25° posto su 28 Stati membri, imputandole l’assenza di una chiara roadmap digitale, scarsi progressi sull’utilizzo dei servizi internet, scarsa penetrazione dei servizi eGovernment e bassissimo livello di diffusione della conoscenza digitale.

E' intervenuto sull'argomento Donato Ferri, Med Consulting and People Advisory Services Leader di EY in apertura ai lavori: Lo scoppio della pandemia ha reso evidente che tali gap costituiscono per l’Italia, prima ancora che un vulnus economico, un tema di inclusione sociale: secondo la Fondazione Agnelli, le difficoltà di connessione hanno generato una perdita di apprendimento per gli anni futuri che potrebbe valere fino a 10% del PIL".

"Inoltre, sebbene l’adoption tecnologica in fase di emergenza sia stata rapida" - continua Ferri - "E' necessario sanare il gap culturale per saperla gestire: dal nostro osservatorio sul lavoro del futuro è emerso che il 50% dei lavoratori in smart working si sente esausto e poco supportato da manager e aziende in termini di formazione, benessere e motivazione. È pertanto prioritario fare investimenti mirati, sfruttando anche le opportunità offerte dal Recovery Fund, per accelerare l’evoluzione e l’estensione delle infrastrutture digitali, che consentirebbero di recuperare competitività a livello europeo e superare il digital divide, e per accrescere la cultura tecnologica di imprese e cittadini”.

Secondo le analisi di EY, occorre direzionare gli investimenti su modelli di business in grado di esprimere un potenziale di crescita economica e di innovazione. Si stima che solo i modelli di business legati alla data economy per l’Italia potrebbero valere almeno il 2,8% del PIL pari a 50 miliardi di euro. 

Con le opportunità offerte dal Recovery Plan è prioritario saper utilizzare reti fisse e mobili, 5G, cloud e dati per realizzare modelli integrati a vocazione industriale e di filiera che abilitino nuove soluzioni di business. E' prioritario intervenire su PMI (meno del 30% sfrutta, ad esempio, soluzioni in cloud), PA (ad esempio, per collegare 130.000 sedi con reti VHCN), scuole e ospedali (con soluzioni di prossimità IoT e 5G) ma anche sulle grandi aziende nel sapere stimolare in maniera diversa la domanda di servizi digitali di cittadini e clienti.

Con la reale convergenza di interessi di persone, aziende e istituzioni il digitale potrebbe diventare il bene comune primario, abilitante degli altri beni primari come la salute, l’educazione e la cittadinanza stessa, e un nuovo capitale culturale del Paese.

EY Capri Digital Summit 2020. L'intervento di Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di Telecom Italia

Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di Telecom Italia, nel corso del panel dedicato alla ricerca di "un piano per il digitale" tenutosi durante il convegno di EY 2020 ha dichiarato che Tim "lavorerà a chiudere il digital divide che sussite nelle diverse regioni italiane. Anche le aree bianche saranno interamente collegate".

"Accelereremo sul 5g" - continua l'Amministratore Delegato - "A fine anno Milano sarà coperta al 90%. Inoltre ci sarà un grandissimo sforzo, simile a quello fatto per torri e cloud, sull'Iot (Internet of things), sarà un grandissimo punto di attenzione attraverso l'Olivetti.  Lavoreremo tanto a diffondere le competenze digitali a tutti i livelli della società per migliorare il Paese".