Economia

Fico chiude. L'ideona: dopo il flop Farinetti riparte con un nome diverso

di Antonio Amorosi

All’inaugurazione tutto il governo Gentiloni. Ora dove sono? Soldi pubblici e privati bruciati. Troppi interessi in ballo, non si poteva chiudere un fallimento

All’inaugurazione in pompa magna c’era tutto il governo nazionale con il premier Paolo Gentiloni, i ministri Dario Franceschini (Cultura e Turismo), Gianluca Galletti (Ambiente), Maurizio Martina (Politiche agricole), l’ex capo coop Giuliano Poletti (Lavoro), tutti gli amministratori locali. Stalle, campi coltivati, orti, officine di produzione, ristoranti con il sindaco del tempo, Virginio Merola del Pd, in scene di giubilo per le migliaia di posti di lavoro promessi. Forse si sono persi nella fattoria di plastica di Farinetti tra mucche, pecore e cavalli che ciondolavano in preda all’alienazione (sollevando le ire degli animalisti) e il sistema che doveva produrre quintali di tagliatelle, vino, olio e ogni leccornia italiana? 

In un’ora e più di perle su Radio 24, Oscar ha allietato il pubblico italiano tra ricette per ogni ambito dello scibile umano, suggerimenti ai giovani, discorsi con Leonardo Da Vinci (lui ci parla, sic!), spiegando: 

“Fico va rivisto, cambierà anche il nome, si chiamerà ‘Grand Tour Italia’ e rappresenterà il viaggio nell’Italia delle regioni: si entrerà in Val D’Aosta, si uscirà dalla Sicilia e dalla Sardegna passando in mezzo a tutte le regioni italiane. Racconteremo la biodiversità italiana, con le osterie provenienti dal mondo slow food che cambieranno tutti i mesi, grandi aree didattiche, regioni che porteranno lì le loro feste locali e folkloristiche… sarà una cosa strepitosa, bellissima. Fico chiuderà da fine dicembre e riaprirà ad aprile ‘più grande e più bello che prima”.

Vadano signori, entrino, avanti che c’è posto. Chissà se ci sarà ancora il biglietto per entrare al supermercato o qualche altra ideona. Intanto Santo Oscar salverà le sorti dell’agricoltura e della biodiversità italiana con la sola forza del proprio verbo? O con l’imposizione delle mani sulla fronte del conduttore televisivo di turno?