Economia

Firenze, Nardella: "Trattative avanzate con AliExpress per l'head-quarter"

La Città del Giglio si piazza al 2° posto nel 2018 per attrattività degli investimenti. Il sindaco Nardella spiega il mix che ha portato a questo risultato

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

Firenze ha sorpassato Roma in termini di attrattività degli investimenti piazzandosi subito dopo Milano. A sancirlo è stato il nuovo indicatore di Nomisma che ha riassunto i risultati di Italy2Invest-Urban Data Intelligence, la prima piattaforma integrata che offre dati per misurare attrattività, competitività e benessere dei territori italiani a supporto delle scelte degli investitori e degli stessi policy maker Qual è stato il segreto del capoluogo toscano? Affaritaliani.it lo ha chiesto a Dario Nardella, sindaco di Firenze che ha deciso di correre per un secondo mandato per amministrare la Città del Giglio.

Firenze ha sorpassato Roma in termini di attrattività degli investimenti piazzandosi subito dopo Milano, prima in classifica nel 2018. Qual è l'ammontare delle risorse finanziarie che la sua città è riuscita ad attirare?
"Dal 2014, a Firenze sono arrivati circa tre miliardi di euro di investimenti da parte di soggetti privati su tre diversi fronti". 

Andrea Cavicchi con Dario Nardella ape

Andrea Cavicchi con Dario Nardella

 

Quali?
"Il primo è quello immobiliare, legato non soltanto al turismo ma anche alla formazione e ai servizi".

Può fare un esempio?
"E' il caso della caserma Cavalli, un vecchio edificio trasformato per un centro di ricerca di start-up oppure la vecchia Manifattura Tabacchi che ospiterà non solo alberghi, ma anche la scuola di moda e lo student-hotel, riservato ad un turismo culturale e studentesco. Il mix di funzioni sull'immobiliare è stato vincente. C'è poi un altro ambito".

Quale?
"Quello dei trasporti. Nei cinque anni del mio mandato abbiamo realizzato due nuove linee tranviarie, con un investimento complessivo di 700 milioni di euro, investimento che ha visto anche la partecipazione di soggetti privati attraverso il project financing".

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Quali?
"Nell'ultimo anno, il fondo francese Meridiam è entrato nel consorzio di imprese che gestisce tutto il progetto del sistema fiorentino delle tranvie del valore di 1,7 miliardi di euro. C'è poi un terzo settore che ha attratto molti investimenti ed è stato quello dei servizi. Recentemente le cartiere Carrara, una delle più grandi aziende d'Europa che opera nel mercato della carta, ha deciso di portare a Firenze il proprio quartier generale. In più siamo abbastanza avanti nelle trattative con il colosso cinese dell'e-commerce Alibaba per portare qui l'head-quarter di AliExpress, l'azienda del gruppo che si occupa della logistica".

Qual è stato il segreto di Firenze?
"Il mix di funzioni che hanno rilanciato anche il settore immobiliare, percui in città in questi cinque anni l'amministrazione comunale ha seguito 40 operazioni di riqualificazione urbanistica superiore ai duemila metri quadri".

Cos'ha favorito un'accellerazione di questi interventi nella sua amministrazione?
"Abbiamo fatto due operazioni: nel 2014 abbiamo approvato il Regolamento urbanistico a volumi zero, introducendo regole chiare e tempi certi, strumento che ha attratto moltissimi investitori anche internazionali, specialmente dagli Stati Uniti e dall'Europa. In più, abbiamo azionato la leva fiscale varando diversi incentivi". 

Quali?
"Due anni fa abbiamo introdotto l''Imu Zero' ovvero l'azzeramento della quota comunale dell'Imu per tre anni per ogni nuova azienda che investiva sulla città, spostandosi sul territorio di Firenze. Operazione ripetuta per sempre anche per tutti gli immobili produttivi storici, misura che ha dato i suoi frutti soprattutto nel commercio e nell'artigianato, con lo scopo di tutelare le imprese tradizionali. Oltre alla doppia leva della semplificazione burocratica e fiscale, ho costituito l'ufficio 'One Contact Point' solo per le grandi aziende, uno sportello dedicato alle grandi imprese che vogliono effetturare investimenti o operazioni che hanno a che fare con il Comune. Il Pignone, la più grande azienda che abbiamo a Firenze, lo ha utilizzato molto. Da ultimo ha funzionato il metodo dell''Investing in Florence'".

Di cosa si tratta?
"Il mio assessore all'attrazione degli investimenti ed io abbiamo girato le principali capitali economiche mondiali incontrando numerosi investitori nelle ambasciate e proponendo loro il pacchetto certezza dei tempi, semplificazione burocratica e incentivi fiscali".

Come commenta la vicenda degli arresti domiciliari ai genitori di Matteo Renzi: la magistratura sta facendo il suo lavoro o è una manovra contro l'ex premier?
"Ho fiducia nel lavoro dei magistrati. Ho sentito il giorno stesso Matteo Renzi per esprimergli la mia vicinanza".

Chi vorrebbe come prossimo segretario del Pd?
"Come segretario sostengo Maurizio Martina, ma credo che tutti i candidati siano bravi e autorevoli. L'importante è che ci sia un risultato chiaro e che chiunque dovesse perdere lavori per l'unità del Pd". 

Come mai ha scelto di ricandidarsi?
"Perché credo che Firenze sia un modello alternativo a quella parte del governo che vuole bloccare le infrastrutture. Senza la crescita non si va da nessuna parte".