Economia

Gedi, Verdelli saldo al timone di Repubblica. Dossier nomine nell'era Exor

Andrea Deugeni

Carlo Verdelli resta saldo al timone di Repubblica nella nuova era Exor. Fonti molto vicine a John Elkann definiscono come “pura sparata che non corrisponde a verità” l’indiscrezione riportata da alcuni quotidiani sul possibile avvicendamento alla direzione del quotidiano romano appena passato di mano dalla famiglia De Benedetti che controllava Gedi, attraverso il gruppo Cir, alla Exor degli Agnelli

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Verdelli dunque resterà direttore senza lasciare il posto a Mario Calabresi, ex direttore de La Stampa e succeduto a sua volta il 25 novembre 2015 ad Ezio Mauro alla tolda di comando di Repubblica e a cui i De Benedetti avevano chiesto di fare un passo indietro il 5 febbraio di quest’anno. 

Secondo i rumors,  il ritorno di Calabresi, molto stimato da Jhon Elkann, sarebbe dovuto coincidere con l’uscita di alcuni senatori grandi firme come quelle di Eugenio Scalfari, Ezio Mauro e Corrado Augias.

Le fonti riferiscono anche che sarebbe ancora presto per avere un quadro definitivo della nuova governance di Gedi dovendo ancora partire l’Opa di Exor (che ha in pancia ora oltre il 50%) sulla restante parte del capitale del gruppo che oltre a Repubblica edita anche il quotidiano torinese La Stampa, l'Espresso e le radio Deejay e Capital

Per la figura di Ceo del nuovo corso, però, sul mercato si fa già l’ipotesi di Pietro Scott Jovane, uomo di fiducia di Elkann e che il presidente di Exor aveva voluto alla guida di Rcs per riportare sul sentiero dell’equilibrio finanziario i conti del gruppo che edita Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport. Manager che potrebbe sostituire quella Laura Cioli che aveva preso il posto proprio di Scott Jovane in Rcs a fine 2015. 

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