Economia

Generali, il FT: "Siamo allo showdown". Faro della City sulla guerra nel Leone

Lo scontro sulla nomina del nuovo Cda della compagnia finisce sulle pagine del Financial Times

Generali, le "animosità" fra Nagel e Del Vecchio dopo la vicenda dello Ieo 

La battaglia sulla nomina del nuovo consiglio d'amministrazione del Leone finisce sulle pagine del quotidiano economico britannico Financial Times. Leonardo del Vecchio da una parte, Francesco Gaetano Caltagirone dall'altra, due Italian billionaires, secondo il FT, opposti a Mediobanca, si contendono la grande partita sulle Generali, iniziata dal rifiuto da parte dello Ieo, di accettare i 500 milioni offerti da Leonardo Del Vecchio. Da lì l'inizio dell'animosità con Alberto Nagel, numero uno di Mediobanca, che ha portato a una escalation su cui sarà molto difficile raggiungere un compromesso. E ora, come finirà? 

Generali, accordo fra azionisti? No, Del Vecchio-Calatagirone andranno fino in fondo 

Secondo l'ex ceo di un gruppo finanziario italiano, che preferisce restare anonimo, interpellato dal FT: "Del Vecchio e Caltagirone non faranno mai un passo indietro, hanno investito troppo; peraltro ormai, vista l'età avanzata, sono in gioco anche la loro reputazione, la legacy e l'orgoglio. Sarà molto difficile trovare un compromesso con loro". 

"Ormai in molti ritengono che siamo arrivati allo showdown finale, sottolinea un'altra fonte all'FT, nell'aria c'e' la sensazione che qualcosa debba cambiare". Il quotidiano ricostruisce la storia degli ultimi due anni, con Del Vecchio che si è portato a ridotto del 20% in Mediobanca - '"n cui ha usato la sua posizione per spingere a una riforma della governance e dove mette pressione per ridurre la dipendenza dai dividendi Generali' - e ha stretto un patto di consultazione con Caltagirone e Fondazione CrT in Generali. Le critiche al Leone? Indietro dal punto di vista tecnologico, ha detto all'Ft una fonte vicina a Del Vecchio che ha anche criticato l'M&A della compagnia, liquidata come 'un mix di piccole operazioni che l'ha portata a raddoppiare il peso in Italia, dove e' gia' dominante'". 

"L'acquisizione di Cattolica è stata troppo piccola ed e' avvenuta troppo tardi", aggiungono fonti vicine a Caltagirone. Il quotidiano britannico sottolinea tuttavia anche i numeri realizzati dall'ultimo piano del Ceo Philippe Donnet, con il titolo Generali che è salito in tre anni del 24% contro il 5% di Allianz, il +15% di Axa e il 25% di Zurich. La presentazione del nuovo piano strategico di Generali a metà dicembre sarà un momento spartiacque, conclude il FT