Economia
Generali, NN costa troppo: si ritira. Sull'Opa Cattolica servono 64 mln in più
L'operazione NN è troppo dispendiosa: la compagnia chiude il dossier. Intanto in Borsa Cattolica continua a salire: il mercato scommette sul rilancio
Il Leone abbandona la scena. Secondo indiscrezioni raccolte da Reuters che cita due fonti vicine al dossier, Generali si sarebbe chiamata fuori dalla corsa per rilevare la divisione di asset management di NN Group (NN Investment Partners), compagnia di assicurazioni olandese. Attorno ad essa, nelle ultime settimane, si era iniziato a concentrare l’interesse di diversi soggetti. Oltre a Generali, infatti, sempre dall’Italia si era registrata l’attenzione di Intesa SanPaolo che però non ha ancora fatto un’offerta vera e propria. Oltre a essa figura anche Dws, una divisione di Deutsche Bank che avrebbe invece messo sul piatto denaro contante. E ci sarebbero anche Allianz e Ubs. Evidentemente, un’asta così affollata non ha fatto altro che lievitare il prezzo. E Generali, dopo aver mostrato pubblicamente interesse, si è ritirata.
D’altronde i conti sono presto fatti: secondo gli analisti il valore di NN non potrà essere inferiore a 1,5 miliardi di euro. Generali però ha già parecchia carne al fuoco e non può permettersi di puntare anche su questa partita. A Trieste, infatti, hanno appena lanciato l’Opa su Cattolica per 1,175 miliardi di euro, ovvero per un controvalore di 6,75 euro per azione. Una cifra che sembrava perfetta, visto che garantiva cun premio di oltre il 15% rispetto alla chiusura di borsa del 28 maggio (ultimo giorno prima dell’offerta del Leone).
Nel frattempo però il titolo è letteralmente decollato e, a fine seduta (+0,35%), vale 7,125 euro. Facile immaginare che a questo punto sarà necessario (ri)mettere mano al portafoglio. Una scena già vista recentemente con l’Opa di Crédit Agricole sul Creval che è stata ritoccata al rialzo.
Quando costerebbe la nuova offerta? Se immaginassimo di cristallizzare a oggi il valore azionario di Cattolica, Generali dovrebbe pagare circa 64,4 milioni in più. Ma, ancora: davvero gli azionisti si accontenteranno del mero prezzo di listino senza un ulteriore premio? Negli ultimi sei mesi il titolo della compagnia assicurativa è cresciuto del 41,59%. Merito dell’allentarsi delle preoccupazioni da Covid? Sicuramente, ma merito anche di una strategia efficace e del miglioramento del quadro sul patrimonio e sulla governance, con Verona che ha voltato definitivamente pagina sull'era Bedoni.
E così come Generali si è accorta della bontà dell’azienda, anche gli azionisti si sono convinti di avere in mano un gioiellino che deve essere pagato quanto vale, premio incluso. Da notare, tra l’altro, che proprio oggi Cattolica ha annunciato di aver posticipato al post-Opa l’aumento di capitale da 200 milioni che era già stato preventivato.
Naturale dunque che il Leone si sia ritirato dalla corsa a NN: in cassa ha circa 2,3 miliardi per eventuali acquisizioni. Ipotizzando che almeno 1,2 miliardi dovranno essere allocati per Cattolica, resterebbero 1.100 milioni che non sarebbero sufficienti per arrivare al gruppo olandese. Anche perché in Malesia prosegue la trattativa con Axa che nel Paese ha dato vita a una joint venture con Affin Bank: Axa Affin General Insurance.
(Segue...)