Economia

Giochi Preziosi, Natale a rischio: "La Cina ci ricatta. Bloccati container"

Il patron Enrico Preziosi: "Ci tengono in ostaggio, vogliono sei volte in più di quanto pattuito"

Giochi Preziosi, Natale a forte rischio. La Cina blocca 5.500 container

La Cina mette a rischio il Natale dei bambini italiani. Ben 5.500 container contenenti giocattoli sono bloccati nei porti asiatici e non vengono fatti partire. Il regime ha sestuplicato i costi. "Ho 5.500 container fermi nei porti - spiega al Corriere della Sera Enrico Preziosi, patron di Giochi Preziosi. Per ricevere la merce le compagnie asiatiche ci chiedono cifre astronomiche: invece dei circa 10 milioni che abbiamo sempre pagato per queste spedizioni, ora ne vogliono più di 60. Ci tengono in ostaggio dicendo che non ci sono navi a sufficienza da inviare in Europa. E in gioco per noi c’è la campagna di vendite di giocattoli per il Natale".

"Ho 2.400 dipendenti tra Italia ed Europa e un piano di investimenti nella Penisola. Non voglio che siano messi a rischio, quindi sto pagando. Mi chiedo se questo atteggiamento non faccia parte della grande disputa commerciale tra Cina e Occidente. Dobbiamo riportare in Italia le produzioni, ne sono convinti gli imprenditori di tutti i settori. E non è solo una questione italiana, tutti pensano che si potrebbe creare più occupazione, investire. Ma è necessario avere l’appoggio del governo, con strumenti di supporto che riguardano contribuzione e tassazione. Preziosi è anche il presidente e l’imprenditore del Genoa: "Cedere club come l’Inter a investitori cinesi non ha giovato all’Italia. Quando le nostre squadre hanno bisogno di risorse Pechino non risponde".