Economia
Giorgetti all'Eurogruppo: "Saremo prudenti sui conti pubblici"
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Giorgetti: "Saremo prudenti sui conti pubblici"
Il governo italiano manterrà un approccio "prudente" e "realista" nella gestione dei conti pubblici. Lo ha assicurato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti oggi in due incontri bilaterali nel contesto del suo esordio all'Eurogruppo, riferiscono fonti del Mef. Prima dell’inizio della riunione Giorgetti ha visto, separatamente, la ministra delle Finanze dei Paesi Bassi, Sigrid Kaag e il presidente dell’Eurogruppo e ministro delle Finanze irlandese, Paschal Donohe. Nel corso di entrambe le riunioni, definite "cordiali e costruttive", si sono toccati i temi del caro energia, del Pnrr e della modifica del patto di stabilità.
Giorgetti, al suo primo appuntamento come titolare di via XX Settembre a Bruxelles, ha presentato "brevemente" le priorità economiche italiane in vista della manovra e all’indomani della presentazione della Nadef, sottolineando l’approccio "prudente e realista", che tiene conto da un lato del buon andamento dell'economia, confermato dalle ultime rilevazioni dell’Istat, e dall'altro dei rischi al ribasso, collegati in particolare al mercato dell'energia e all’inflazione.
Giorgetti ha sottolineato l’importanza di una "politica comune" per contrastare gli aumenti del prezzo dell’energia, ricordando "il costo che molti Paesi hanno pagato a causa delle divisioni a livello europeo". Giorgetti, in una prospettiva di un governo di "lunga durata" anche grazie alla larga maggioranza uscita dalle urne del 25 settembre, ha infine evidenziato la necessità che una nuova governance europea tenga conto delle caratteristiche economiche e finanziarie specifiche dei diversi Paesi dell'Unione e riconosca il "valore centrale della crescita" nel garantire la sostenibilità. Questa sera, Giorgetti sarà a cena con "l’omologo e amico" Bruno Le Maire. Sarà l'occasione anche per uno scambio di vedute sulle politiche dei rispettivi Paesi.
Tra gli Stati membri dell'Ue permangono "opinioni diverse" sull'eventuale emissione di titoli di debito per finanziare la risposta alla crisi energetica ha poi aggiunto Giorgetti. "Bisogna distinguere - dice - tra politiche comuni e debito comune. Sulle politiche comuni e sul coordinamento europeo in materia di energia per non farci male da soli sicuramente sì", c'è un consenso di massima, ma "per quanto riguarda il debito comune ci sono opinioni diverse rispetto all'eventuale riutilizzo dopo l'esperienza del Next Generation Eu", conclude.