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Economia
Guerra Ucraina, fuggi fuggi da Mosca: dice addio il big dell'oil Exxon Mobil

Guerra Ucraina, dal petrolio al tech: i colossi stranieri che lasciano la Russia 

Fuggi fuggi da Mosca: anche il gigante petrolifero statunitense Exxon Mobil ha annunciato che abbandonerà gradualmente un importante campo petrolifero che gestisce in Russia per conto di un consorzio che comprende compagnie russe, indiane e giapponesi, il progetto Sakhalin-1.

"In risposta ai recenti avvenimenti, stiamo avviando il processo di chiusura delle operazioni e prendendo provvedimenti per la graduale eliminazione" del campo, ha detto il gruppo in un comunicato, sottolineando che avrebbe intenzione di non investire più in nuovi progetti in Russia. "Condanniamo l'azione militare della Russia che viola l'integrita' territoriale dell'Ucraina e ne mette a rischio le persone", si legge nella  nota. Exxon aveva già iniziato ad evacuare i propri dipendenti statunitensi dalla Russia, dove opera tre grandi giacimenti petroliferi offshore al largo dell'isola di Sakhail, per conto di un consorzio che include aziende russe, indiane e giapponesi tra cui Rosneft.

Solo qualche giorno la major brittanica Bp (ne abbiamo scritto qui) ha annunciato di dismettere la sua quota del 19,75% che detiene dal 2013 nel gigante russo Rosneft, sancendo il primo esempio di alto profilo dell'auto-sanzione da parte delle aziende dei loro legami commerciali con la Russia. Sulla stessa scia anche la norvegese Equinor, con un patrimonio ha dato il via libera alla cessione degli investimenti a Mosca.

In coda a queste anche alcune delle aziende più note d'America, tra cui Apple, Google, Ford e Harley-Davidson, che hanno espressamente condannato l’invasione russa in Ucraina. La grande mela in particolare, nella notte ha dichiarato di voler interrompere la vendita tutti i suoi prodotti in Russia, a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina. La società si è detta "profondamente preoccupata" per l'aggressione russa e che, in risposta, l'azienda ha "messo in pausa tutte le vendite di prodotti" nel paese.

Apple ha anche affermato di essersi mossa per limitare l'accesso ai servizi digitali, come Apple Pay, all'interno della Russia, e ha limitato la disponibilita' delle applicazioni dei media statali russi al di fuori del paese (ne abbiamo scritto qui).

Ma non solo tech. Anche Ford ha annunciato che sospenderà le sue operazioni in Russia, con effetto immediato e fino a nuovo avviso. Lo ha comunicato la casa automobilistica. “Come parte della comunità globale, Ford è profondamente preoccupata per l'invasione dell'Ucraina e le conseguenti minacce alla pace e alla stabilità. La situazione ci ha costretto a rivalutare le nostre operazioni in Russia", si legge nella nota.

Ford, che ha una partecipazione del 50% in Ford Sollers, una joint venture tra la casa automobilistica americana e la società russa Sollers, ha annunciato una donazione di 100.000 dollari al Global Giving Ukraine Relief Fund, per gli ucraini e le loro famiglie che sono stati sfollati durante l'invasione.

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