Economia
Turchia, i mercati non credono più a Erdogan. La lira crolla. La Borsa -9,79%

Dopo l'ennesimo cambio, Banca Centrale senza credibilità sul contenimento dell'inflazione alle stelle
Il cambio al vertice del governatore della banca centrale turca scuote i mercati finanziari europei e la lira turca affonda sfiorando quasi il livello minimo sul dollaro. La settimana scorsa il presidente Recep Tayyip Erdogan ha licenziato il governatore della banca centrale del paese Naci Agbal favorevole al mercato. In profondo rosso anche la Borsa di Istanbul con il Bist 100 a -9,8% e il Bist 30 a -9,9% dopo aver sospeso le contrattazioni due volte in mattinata.
La valuta è scesa fino a 8,47 per dollaro Usa nei primi scambi di lunedì (-15%), dopo aver chiuso a 7,22 alla fine della scorsa settimana, dopo che Naci Agbal è stato sostituito nel fine settimana con Sahap Kavcioglu, ex deputato dell'Akp il partito di Erdogan.
In seguito la valuta ha recuperato leggermente per tornare a livelli di "normalità'' a 7,88 dopo aver sfiorato il minimo storico di 8,58. Tornando alla Borsa di Istanbul, a una prima sospensione, decisa dopo aver registrato un -6,65%, ne è seguita una seconda, considerando che alla riapertura la discesa non si era arrestata, anzi aveva superato il 7%. Il ministro delle Finanze, Lutfi Ellvan, è intervenuto nel tentativo di rassicurare i mercati, affermando che la Turchia "prosegue sulla strada delle riforme fiscali per garantire stabilità dei prezzi e stabilizzare le politiche monetarie".
(Segue)