Economia
Ici e Imu anche alle scuole religiose. La Cassazione bacchetta la Cei
Polemiche "in larga parte fuor d'opera". Cosi' la Corte di Cassazione, con una nota firmata dal primo presidente Giorgio Santacroce, interviene nel dibattito scaturito dalla sentenza sull'Ici e le scuole paritarie cattoliche. "Al fine di evitare qualsiasi strumentalizzazione", la Suprema Corte precisa che "la sentenza in questione si pone in linea di continuita' con il consolidato orientamento" della Corte stessa sull'"interpretazione dell'esenzione prevista dall'articolo 7, comma 1, lettera i, del decreto legislativo n.504 del 1992 e dei relativi limiti". Polemiche "fuor d'opera", dunque, che "sembrano dimenticare come la questione sia stata oggetto, e la sentenza vi fa esplicito riferimento, di un'indagine comunitaria per sospetti aiuti di stato agli enti della Chiesa, che sarebbero potuti derivare da una interpretazione della predetta esenzione non rigorosa e in possibile contraddizione con i principi della concorrenza".
Nel caso di specie, che ha riguardato il Comune di Livorno e due istituti paritari cattolici, la Corte, si legge ancora nella nota, "ha ritenuto che il giudice d'appello non avesse congruamente motivato in ordine al conseguimento in giudizio di siffatta prova da parte dell'istituto religioso, tenuto conto di quanto la giurisprudenza della Corte ha affermato circa gli elementi che contraddistinguono l'attivita' di impresa". Infatti, la Cassazione ha annullato la sentenza con rinvio: "sara' pertanto il giudice di merito a dover decidere in ultima analisi - conclude la nota - alla luce di una rinnovata e piu' circostanziata valutazione delle risultanze processuali se l'esenzione spettasse o meno per l'attivita' didattica come concretamente svolta".
La sentenza della Cassazione "minaccia la sopravvivenza" degli istituti educativi cattolici, "in quanto fa ricadere su di essi oneri che ingiustamente li assimilano ad attivita' commerciali lucrative". Lo afferma il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e presidente dei vescovi toscani. "Tutto questo - scrive il porporato in una nota diffusa dal Servizio Informazione Religiosa della Cei - paradossalmente, a causa del contributo che le famiglie corrispondono per tenere in vita una possibilita' di esercizio della propria liberta' educativa, sancita da tutte le carte internazionali dei diritti e dal buon senso".
"La sentenza della Corte di Cassazione che ha inflitto il pagamento dell'Ici arretrata ad alcuni istituti scolastici parificati in favore del Comune di Livorno e' oggettivamente, comunque la si guardi, una spallata alla liberta' di educazione". Lo afferma una nota diffusa dal Servizio Informazione Religiosa della Cei. "Il retrogusto della sentenza e' ideologico e non sorprendono gli applausi che vengono dai settori piu' ideologizzati sia della societa' sia del Parlamento. Applausi dietro i quali si intravedono, purtroppo, pregiudizi coltivati negli anni, nel tentativo di affermare un principio assoluto di laicita' dello Stato che facilmente sconfina nell'arbitrio del piu' forte", scrive il direttore del Sir, Domenico Delle Foglie, nell'editoriale, destinato ai 150 settimanali cattolici italiani, che commenta la sentenza della Cassazione sull'Ici alle scuole pubbliche paritarie di Livorno.