Economia
Pmi manifatturiero, sorpresa Italia: ad agosto sale a 60,9 punti
L'indice passa dai 60,3 punti di luglio ai 60,9: vicino al valore più alto di sempre. A causare la crescita l'ennesima espansione della produzione industriale
Italia, pmi manifatturiero: nel mese di agosto supera le attese a 60,9 punti
Ennesimo ed elevato miglioramento delle condizioni operativo: il settore manifatturiero italiano ha registrato nel mese di agosto un altro record, toccando un indice pmi di 60,9 punti. La produzione e i nuovi ordini sono generalmente aumentati rapidamente e con tassi più veloci per via delle più forti condizioni della domanda. Il livello del lavoro inevaso è di conseguenza aumentato ancora una volta, e le compagnie manifatturiere hanno continuato ad assumere personale aggiuntivo. Allo stesso tempo, rimangono gravi le pressioni inflazionistiche, anche se i tassi di aumento sia dei costi che delle tariffe hanno riportato durante il mese dei rallentamenti.
L’Indice Pmi stilato da Ihs Markit del settore manifatturiero italiano, che con una sola cifra fornisce un quadro degli sviluppi delle condizioni generali del settore manifatturiero, ad agosto ha raggiunto 60,9 punti, in salita da 60,3 di luglio e ha segnalato in generale un forte miglioramento, il quattordicesimo consecutivo, dello stato di salute del settore. L’ultimo Pmi è stato inoltre il terzo maggiore registrato, dopo solo quello di maggio e giugno: il dato è sopra le attese degli analisti, a 60 punti.
"I dati di agosto hanno mostrato una crescita più veloce nel settore manifatturiero italiano, ha commentato Lewis Cooper, Economist di Ihs Markit, analizzando gli ultimi dati dell'indagine, il Pmi è rimasto vicino al valore più alto di sempre, aumentando da luglio e segnalando un nuovo e forte miglioramento dello stato di salute del settore, causato maggiormente dall’espansione più rapida della produzione e dei nuovi ordini. Di conseguenza continuano ad aumentare le pressioni sulla capacità, con il livello del lavoro inevaso in forte espansione, anche se al tasso più lento da aprile. Le aziende hanno continuato ad aggiungere personale a uno dei tassi più veloci di sempre, per far fronte al maggiore carico di lavoro".
E ha proseguito: "Le interruzioni sulla distribuzione e le pressioni inflazionistiche hanno però continuato a pesare sul settore, con le imprese campione che ancora una volta hanno riportato carenza di materiale e ritardi di natura logistica, così come i conseguenti maggiori costi e prezzi. Detto ciò, sia l’inflazione dei costi che dei prezzi di vendita è diminuita, pur rimanendo in generale elevata. Ad agosto il settore continua comunque a mantenere solide basi, con la crescita in aumento malgrado tali limitazioni. L’ottimismo delle aziende in merito all’anno prossimo è migliorato nel corso del mese, raggiungendo il livello maggiore da dicembre 2020. Ciò suggerisce quanto gli stessi produttori dei beni manifatturieri prevedano una continuazione della crescita".
A causare la crescita in agosto è stata l’ennesima espansione della produzione industriale e dei nuovi ordini: i tassi di aumento hanno accelerato e sono stati tra i più rapidi della storia dell’indagine, anche se la crescita della produzione ha continuato a superare quella dei nuovi ordini. Secondo le imprese campione, l’ultimo incremento è stato principalmente collegato alla maggiore domanda da parte dei clienti. Ad agosto è stato inoltre riportato un aumento del volume dei nuovi ordini esteri.
Le esportazioni sono infatti aumentate al tasso più rapido da maggio. I produttori manifatturieri italiani hanno di conseguenza aggiunto personale a quello già esistente nel mese di agosto, estendendo l’attuale sequenza di creazione occupazionale a 12 mesi. Le aziende aderenti all’indagine hanno riportato che è stato necessario un numero più elevato di personale per far fronte al crescente carico di lavoro.
Continuano certamente ad aumentare ad agosto le pressioni sulla capacità, il livello del lavoro inevaso è aumentato infatti per l’ottavo mese consecutivo. Il tasso di incremento, pur rimanendo elevato, è stato il più lento da aprile. L’ennesima crescita dell’attività di acquisto di agosto è stata inoltre attribuita dalle aziende campione al più alto carico di lavoro e alle maggiori esigenze della produzione. Il tasso di espansione degli acquisti è stato elevato e tra i più veloci mai registrati.
Di conseguenza, ad agosto i tempi medi di consegna per i beni manifatturieri ha continuato ad allungarsi. I ritardi riportati sono stati i meno elevati da marzo, pur rimanendo tra i maggiori dell’indagine. Secondo i dati raccolti, l’ultimo peggioramento è attribuito alla carenza di materiale e ai problemi con i trasporti. Detto ciò, ad agosto, per la prima volta da gennaio sono aumentate le scorte di pre-produzione. Le aziende campione hanno collegato l’espansione alle maggiori esigenze della produzione e agli sforzi per riorganizzare i magazzini a seguito della carenza di materiali: allo stesso tempo, nel corso del mese.