Economia
Industria, balzo degli ordini a luglio. Renzi: "Italia riparte, ciao gufi"
L'industria italiana torna a lavorare a pieno regime. Il balzo in un anno è a due cifre e sortirà dei sicuri effetti sul computo del Pil a fine anno. L'Istat ha infatti comunicato che grazie al forte traino del settore auto a luglio gli ordini all'industria sono saliti dello 0,6% congiunturale e del 10,4% tendenziale. In sette mesi l'indice grezzo è salito del 4,2%.
Andando a scomporre il dato, emerge un fattore particolarmente positivo per il nostro Paese e cioè il rafforzamento degli ordinativi interni: un più +3,1% su mese che sale al 14,4% rispetto al luglio dello scorso anno (quelli esteri sono scesi del 2,9% su mese e saliti del 4,8% su anno). Si tratta del secondo aumento consecutivo a due cifre su base tendenziale e ancora una volta l'incremento maggiore è per la fabbricazione di mezzi di trasporto (+61,3%).
Meno buono, invece, il dato sul fatturato delle fabbriche tricolori: sceso sempre a luglio mese su mese, ma che su base annua, seguendo il trend degli ordini, segna un rialzo su base tendenziale. Secondo l'Istat, nel mese estivo al netto della stagionalità, il fatturato ha registrato una flessione dell'1,1% rispetto a giugno, sintesi di una diminuzione sul mercato interno (-1,7%) e di un incremento su quello estero (+0,2%). Al netto dell'energia il calo del fatturato totale si ridimensiona a -0,5%. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 23 come a luglio 2014), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 2,3%, con incrementi dell'1,2% sul mercato interno e del 4,2% su quello estero.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per i beni di consumo (+0,5%), mentre registrano flessioni per l'energia (-7,4%), per i beni strumentali (-2,3%) e per i beni intermedi (-0,1%). L'indice grezzo del fatturato cresce, in termini tendenziali, del 2,2%: il contributo più ampio a tale aumento viene dalle vendite di beni strumentali sul mercato interno. Per il fatturato l'incremento tendenziale più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+22,1%), mentre la maggiore diminuzione, fra i settori manifatturieri, riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-12,2%).
Immediata su Twitter, come aveva fatto per i numeri positivi sul fronte lavoro, la reazione del presidente del Consiglio Matteo Renzi. "Gli ordini a luglio 2015 aumentano del 10,4% in un anno. Quelli interni aumentano del 14% #italiariparte #ciaogufi", ha cinguettato infatti il premier dopo la nota dell'Istat.