Economia
Industria Ue in stallo, la crisi di Francia e Germania paralizza tutta l'Europa
L’industria europea è in difficoltà, soprattutto nel settore automobilistico, dove la partita con la Cina sembra essere stata persa
Industria europea, debole con Francia e Germania in crisi
"Rallenta a settembre il comparto privato dell’Eurozona trascinato da due giganti in crisi: la Germania che non riesce a risollevarsi e la Francia che, dopo le scintille delle Olimpiadi, è tornata debole" sono i primi dati dell’indice PMI realizzato in collaborazione tra S&P Global e Hamburg Commercial Bank (HCOB). L’indice infatti è passato dai 51 punti di agosto a soli 48,9 punti. I parametri di valutazione dell’indice (creato con le risposte dei capi degli acquisti di migliaia di imprese) considerano sopra i 50 punti un’economia in crescita, al contrario in rallentamento se sotto questo limite. Il capo economista dell’HCOB, Cyrus de la Rubia, conferma con preoccupazione che “la zona euro si sta dirigendo verso la paralisi”.
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Industria europea, forte rallentamento dell'economia tedesca e debolezza di quella francese
La Germania ha fatto registrare il peggior rallentamento da inizio d’anno e la Francia è ritornata debole dopo l’illusione Olimpica. Tutto il resto dell’Eurozona è cresciuta, ma in maniera impercettibile. De La Rubia rimane convinto che “il forte calo dei nuovi ordini e le prospettive sempre più critiche per le imprese in termini di attività commerciale futura suggeriscono che questo periodo difficile è ancora lontano dalla fine”. Dietro questi dati vi è una verità difficilmente contestabile. L’industria europea è in difficoltà, soprattutto nel settore automobilistico, dove la partita con la Cina sembra essere stata persa.
La Wolskwagen in difficoltà ne è un esempio chiarissimo. Il comparto manifatturiero ogni mese è sempre più in difficoltà. Il rallentamento è giunto al suo ventisettesimo mese ed è addirittura peggiorato a settembre. Stante questa situazione (evidente calo degli ordini) la fiducia delle imprese è crollata ai minimi da 10 mesi e questo ha portato a tagli della forza lavoro. Una speranza sta nella politica sui tassi della Bce. La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, al 4,25%. E questo percorso di discesa potrebbe continuare dando respiro e sostegno alle imprese in difficoltà. Ed ancora una volta la politica monetaria potrebbe essere la leva per risollevare un’economia europea sempre più in difficoltà.