Economia

Istat: "Il 38% delle imprese è a rischio chiusura per gravi motivi economici"

Fitch: "Il Pil italiano nel 2025 sarà ancora 3-4% sotto al livello pre crisi"

Istat: "Il 38% delle imprese è a rischio chiusura per gravi motivi economici"

La crisi economica in Italia in seguito all'emergenza Coronavirus è sempre più allarmante. La conferma è arrivata con l'audizione parlamentare dei vertici dell'Istat. "Più di un terzo delle imprese italiane, il 38,8% per la precisione, - riporta il Corriere della Sera - denuncia fattori economici e organizzativi che ne mettono a rischio la sopravvivenza. È quindi indispensabile, ha aggiunto Roberto Monducci, continuare nella protezione del lavoro, del reddito e delle imprese, per porre le basi di una risalita di cui, da maggio, si vedono i primi segnali: "Non solo un rimbalzo, ma qualcosa di più".

Tra le attività più a rischio ci sono quelle di bar e ristoranti, le cui associazioni sono state ricevute ieri dalla viceministra dell’Economia, Laura Castelli, che si è impegnata per un fondo a sostegno degli affitti. Per loro potrebbe inoltre essere estesa fino alla fine dell’anno l’esenzione dalla Tosap, oltre alla cassa integrazione e alla decontribuzione per chi assume o richiama i lavoratori dalla cig. Le categorie chiedono anche il bonus ristorazione per favorire il ritorno dei clienti. Disponibile Castelli: "Dobbiamo incentivare il consumo, stiamo lavorando ad una misura che vada in questa direzione". Tra le ipotesi, un bonus legato al pagamento con carta di credito. Intanto, l’agenzia Fitch stima che il Pil in Italia, nel 2025, sarà ancora "del 3-4% sotto il livello implicito nel trend pre-crisi".