Economia
Ita batte cassa con il governo: "Incentivi delle low cost o bagno di sangue"
Altavilla smentisce i contrasti con Lazzerini. La class action per l'assunzione dei lavoratori di Alitalia? "In meno di 6 mesi porteremmo i libri in tribunale"
La trattativa per la partnership industriale
L'acquisto, avvenuto alla vigilia del decollo, ha consentito "l'avvio operativo" della nuova compagnia e il prosieguo dell'attività nel 2022, ma verrà utilizzato anche dopo: “Abbiamo una mission molto chiara per il brand Alitalia, che quindi sarà utilizzato", assicura Altavilla, spiegando che il come verrà definito nel nuovo piano industriale. Dal nuovo piano sono attese anche novità per Malpensa (ora ci si concentra su Fiumicino, ma in estate arriverà il Malpensa-Jkf), oltre alla definizione del valore prospettico della compagnia, cui è legato anche il nodo delle quote azionarie per partner industriale, su cui è confermato l'obiettivo di metà 2022.
Il top manager ha spiegato che nella trattativa "non accetteremo proposte che ridimensionano Fiumicino e Linate”. Serve poi il mantenimento di alcune rotte di lungo raggio. Nel frattempo un altro cantiere aperto è quello della partecipazione alle gare per manutenzione e handling della vecchia Alitalia: Ita ha avuto accesso alla data room e sta già discutendo con alcuni operatori (l'Ue ha stabilito che può partecipare solo con un partner) per capire se ci sono o meno le "condizioni di economicità” per una partnership nella quale - precisa Altavilla - puntiamo ad "assicurare tariffe di mercato e livelli di servizio competitivi per i nostri aerei". Resta una sola minaccia all'orizzonte, le class action per l'assunzione dei lavoratori di Alitalia non riassorbiti in Ita: “Se avessero successo, in meno di sei mesi portiamo i libri in tribunale", osserva Altavilla.