Economia
Job Act Autonomi, Partite Iva: maternità, malattie, riposi. Partite IVA novità
Lavoro autonomo: tutte le novità della riforma del Job Act Autonomi. La rivoluzione delle Partite IVA, le novità dello smart-working e la dis-coll dei co.co.co.
Jobs Act autonomi, le novità in arrivo per le partite Iva: maternità, malattie, riposi
Riforma del lavoro autonomo, oggi il via libera del Senato. E si, perché finalmente anche chi lavora con la partita Iva avrà riconosciuti alcuni dei diritti fondamentali dei lavoratori dipendenti: maternità, malattie e riposi. Non solo, il Job Act Autonomi contiene alcune novità anche per lo smart working: “parità di trattamento economico e normativo” tra chi accetta di lavorare in parte fuori dall’azienda rispetto a chi lavora in sede.
Job Act delle Partite Iva, la rivoluzione delle partite Iva: Maternità, malattia e riposi
Per la prima volta, ai due milioni e mezzo di lavoratori autonomi italiani titolari di una partita Iva verranno riconosciuti diritti quali: maternità, malattia e altro ancora. Ma vediamo nel dettaglio i nuovi diritti dei lavoratori a partita Iva.
Job Act Autonomi, novità partite Iva: maternità
Con l’approvazione del Job Act Autonomi, per gli iscritti alla gestione separata Inps, i congedi parentali salgono da 3 a 6 mesi e devono essere sfruttati entro i primi tre anni di vita del bambino (non più solo uno). Durante la maternità, per le donne titolari di partita Iva, inoltre, non scatterà l'astensione obbligatoria, bensì potranno ricevere l'indennità pur continuando a lavorare.
Job Act Autonomi, novità partite Iva: malattia o infortunio
I lavoratori autonomi, in caso di malattia o infortunio, possono richiedere di sospendere la prestazione lavorativa per 150 giorni (salvo venga meno l'interesse del committente). Inoltre, si può interrompere il versamento dei contributi fino a 2 anni e la restituzione potrà avvenire in rate mensili.
Job Act Autonomi, novità partite Iva: pagamenti e contratto scritto obbligatorio
La garanzia dei pagamenti in tempo per i titolari di partita Iva è da sempre un tasto delicato, la nuova Job Act Autonomi cerca di porre rimedio anche a questa questione considerando abusive
abusive le clausole con le quali il committente cambia unilateralmente le condizioni del contratto, così come quelle che prevedano pagamenti oltre i 60 giorni. Ad ulteriore garanzia dei possessori di partita Iva da adesso in poi non sarà più possibile rifiutarsi di stipulare il contratto in forma scritta.
Job Act Autonomi, novità: indennità di disoccupazione per i co.co.co
Grande novità per i lavoratori con contratto co.co.co iscritti alla gestione separata Inps, non pensionati e privi di partita Iva: l'indennità di disoccupazione Dis-Coll diventa un istituto permanente. Dal 1° luglio 2017 la stessa indennità verrà estesa anche agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca con borsa di studio.
Job Act Autonomi, smart working: novità per il lavoro agile
Per la prima volta una legge definisce il concetto di “smart-working”, o lavoro agile. Lo smart-working è la modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, che dovrà avvenire in parte all'interno dei locali aziendali e in parte all'esterno, senza una postazione fissa ed entro i limiti di durata massima dell'orario di lavoro.
Coloro che decideranno di aderire alla modalità di lavoro agile avranno garantito lo stesso guadagno dei colleghi che svolgono la stessa mansione in azienda.
Infine, se il lavoratore “smart” dovesse ripensarci, dandone preavviso, può, unilateralmente, decidere di rientrare in azienda.
Job Act Autonomi, formazione: spese per la formazione della formazione
La nuova legge sul lavoro autonomo prevede anche la possibilità di dedurre integralmente le spese per:
- master, corsi di formazione e convegni entro un tetto annuo di 10mila euro;
- servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all'auto-imprenditorialità entro un tetto annuo di 5mila euro.