Economia
Kering lancia la divisione Beauté. Raffaella Cornaggia sarà la ceo
Il colosso mondiale del lusso ha annunciato la creazione di una propria divisione Beauty per lo sviluppo di cosmetici e profumi
Kering, la società del lusso con sede a Parigi, annuncia la creazione di una divisione Beauté, di cui Raffaella Cornaggia sarà la CEO
Il colosso mondiale del lusso Kering ha annunciato la creazione di una propria divisione Beauty per lo sviluppo di cosmetici e profumi, settore strategico, che nomina a capo di questa divisione Raffaella Cornaggia, una ex dirigente del concorrente diretto Estée Lauder.
"La creazione di Kering Beauté" consentirà a Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen, Pomellato e Qeelin di sviluppare il settore dei prodotti di bellezza, "che identifichiamo come strategico" e "che costituisce una naturale estensione del loro universo", spiegano in un comunicato.
L'italiana Raffaella Cornaggia era, dal 2020, la vicepresidente senior e la direttrice generale internazionale dei marchi Estée Lauder e Aerin, di cui dirigeva il business globale al di fuori degli Stati Uniti e del Canada.
La manager italiana ha iniziato la propria carriera in L'Oréal, ricoprendo diversi incarichi per più di nove anni prima di entrare in Chanel Parfums Beauté e poi, nel 2008, nel gruppo Estée Lauder, la seconda azienda di cosmetici al mondo dopo L'Oréal.
Con la nuova divisione Beauté, "stiamo costruendo questo nuovo know-how all'interno del gruppo per consentire ai nostri marchi di raggiungere il loro pieno potenziale in questa categoria", ha commentato Jean-François Palus, vicedirettore generale di Kering e braccio destro del CEO François-Henri Pinault.
Questa divisione non include il marchio Gucci, né Yves Saint Laurent (YSL). La licenza per le attività nel beauty di Gucci, fiore all'occhiello del gruppo Kering, è infatti nel portafoglio del gruppo americano Coty "per almeno 5 anni", secondo gli analisti di RBC Capital Markets.
Per quanto riguarda il marchio YSL, la licenza per i prodotti di bellezza è detenuta da L'Oréal.
La nuova divisione "dovrebbe consentire a Kering" di avere "il tempo necessario per costruire e sviluppare queste attività internamente con marchi più piccoli" prima di arrivare a rappresentare, nel lungo periodo, un'alternativa per riprendere il controllo dei profumi e dei cosmetici del marchio Gucci quando l'accordo di licenza concesso a Coty scadrà, sostengono gli analisti.
Nel breve termine, l'effetto sui risultati sarà però "probabilmente non significativo".