Economia

La crisi immobiliare non spaventa il real estate crowdfunding

di Redazione Economia

Le piattaforme censite dalla ricerca, sono scese a 146, di cui 79 nell’Unione Europea, 24 negli Stati Uniti e 43 nel resto del mondo

La situazione in Italia

In Italia, il fenomeno del crowdfunding immobiliare, come scrive Repubblica, è più recente rispetto al resto d’Europa ma la crescita del mercato prosegue senza tregua, anche nel 2022. Le piattaforme specializzate nel real estate sono salite a 28, di cui 11 di tipo equity (attraverso cui gli investitori sottoscrivono capitale di rischio dell’azienda promotrice o finanziatrice del progetto o della proprietà immobiliare stessa) e ben 17 di tipo lending (attraverso cui gli investitori prestano capitale ai fundraisers attraverso la sottoscrizione di un titolo di debito - come un’obbligazione - o di un prestito diretto, a fronte dei quali sono convenuti il pagamento di un tasso di interesse e la restituzione del capitale a scadenza).

La ricerca ha individuato, fino alla data del 30 giugno 2023, 1.113 campagne chiuse con successo, che hanno raccolto 434,92 milioni di euro. Negli ultimi 12 mesi (luglio 2022 - giugno 2023) sono state registrate esattamente 500 campagne (27 nel mondo equity e tutte le altre nel mondo lending) e il flusso della raccolta è stato pari a 172,55 milioni, con una crescita del 35% rispetto al periodo precedente.

Si consolida la quota di mercato delle ristrutturazioni (87%) rispetto alle costruzioni ex novo; il 67% è localizzato in contesti urbani. La Lombardia continua ad essere il baricentro dello sviluppo, con il 42% dei progetti (il 21% solo nella città metropolitana di Milano), ma continua a crescere la differenziazione verso altre regioni: nel 2022 emergono Emilia-Romagna, Lazio, Toscana e Piemonte.