Economia

La Fiat Uno compie 40 anni: ha superato il giudizio più severo (il tempo)

di Redazione Economia

Il modello di utilitaria che ha cambiato la storia del marchio italiano

Fin dal lancio, nel 1983, la Fiat Uno ha ridefinito il paradigma delle auto cittadine

Fin dal lancio, nel 1983, si era capito che la Fiat Uno avrebbe ridefinito il paradigma delle vetture cittadine e cambiato la storia del marchio italiano. Lo dimostravano sia l’enorme investimento fatto per realizzarla, più di mille miliardi di lire, sia la scelta di presentarla a Cape Canaveral (Florida), la sede aerospaziale statunitense da dove partiva e atterrava il velivolo più avanzato del mondo: lo Shuttle.

Un accostamento audace, quindi, che ben si addiceva all’auto più innovativa del segmento, nominata “Auto dell’anno” nel 1984, oltre che la prima a “dialogare” attraverso una comunicazione ironica, spensierata e modernissima nel linguaggio. E proprio su quest’ultima peculiarità della Fiat Uno si focalizza il suggestivo video, realizzato da Heritage Stellantis, con immagini di repertorio e gli interventi di Roberto Giolito, Heritage Stellantis (Alfa Romeo, Fiat, Lancia, Abarth), e Maurizio Torchio, Head of Centro Storico Fiat.

Per far conoscere al grande pubblico il suo gioiello tecnologico, Fiat punta su una campagna pubblicitaria fuori dagli schemi, che porta la firma del più famoso vignettista di allora: Giorgio Forattini. L’illustrazione è sempre più seguita dai giovani, così come la satira a matita si trasforma in un graffiante editoriale che, nell’immediatezza della fruizione, apre le porte a una successiva riflessione più profonda.

"La campagna affidata a Forattini è dirompente, rivoluzionaria poiché è la trasposizione dell’esercizio dell’auto al mondo della fantasia. Infatti, alle classiche domande del pubblico, ovvero “come funziona?”, “come appare?”, “costa poco usarla?” e “come si comporta in strada?”, il famoso vignettista risponde con personaggi simpatici che si sostituiscono all’auto: gli elefantini, il pinguino e il porcellino salvadanaio. Una volta era di moda dare alle vetture dei nomi di ispirazione animale, ad esempio la Fiat 500 A era più conosciuta con l’appellativo “Topolino”. Invece Forattini inventa dei veri personaggi che stupiscono il mondo ampliando la platea della campagna: piace ai bambini ma anche alle persone abituate ad una satira di qualità" spiega Roberto Giolito.