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Economia
Banco Bpm, Crt verso l'uscita: la Fondazione vuole diversificare
(Fonte immagine: Imagoeconomica) 

Fondazione Crt, ok del Cda al disimpegno da Banco Bpm

La Fondazione Crt ha deciso di uscire dalla partecipazione in Banco Bpm, secondo quanto riportato da Milano e Finanza. Il consiglio di amministrazione dell'ente torinese ha deliberato la vendita dell'1,8% delle azioni dell'istituto di credito guidato da Giuseppe Castagna.

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La riunione si è tenuta recentemente, ma i motivi di questa decisione strategica non sono chiari. Alcune fonti ipotizzano che la fondazione abbia intenzione di investire in altre istituzioni finanziarie per diversificare il proprio portafoglio. Possedere una partecipazione in Banco Bpm avrebbe comportato un'eccessiva esposizione.

Attualmente, la Fondazione Crt detiene quote significative in Unicredit, Generali e Cassa Depositi e Prestiti. Nel 2022, la Fondazione Crt ha supportato la lista Caltagirone con Delfin e la famiglia Benetton nella battaglia per il consiglio di amministrazione di Mediobanca. Inoltre, è attivamente coinvolta in investimenti nel settore infrastrutturale attraverso la partecipazione in società come Mundys e F2i.

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La vendita della partecipazione in Banco Bpm porterebbe all'incasso di circa 140 milioni di euro. La Fondazione Crt ha anche sottoscritto un accordo di consultazione con altri enti bancari e casse previdenziali per affrontare le sfide nel settore bancario, compresa la recente acquisizione di azioni da parte dei francesi di Agricole. Inoltre, ha rinnovato il proprio patto di consultazione con nuovi partecipanti, rafforzando così la sua posizione nel panorama bancario italiano.






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