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Fondazione CRT: salgono a 65 milioni gli stanziamenti per il 2024

Fondazione CRT, crescono le risorse finanziarie per il 2024 volte allo sviluppo del territorio: +8,3% rispetto ai 60 milioni del 2023

Salgono a 65 milioni di euro (+8,3% rispetto ai 60 milioni del 2023) le risorse che la Fondazione CRT, guidata dal Presidente Fabrizio Palenzona, metterà complessivamente in campo nel 2024 a supporto della propria missione strategica per lo sviluppo dei territori. Il Documento Programmatico Previsionale (DPP) per il prossimo anno, approvato oggi all’unanimità dal Consiglio di Indirizzo, consolida e rafforza l’attuale quadro di attività della Fondazione in ambito culturale, sociale, dell’istruzione e della ricerca e, nel contempo, apre a modalità innovative di intervento in una prospettiva pluriennale e lungo tre traiettorie in particolare: investimento sui giovani, valorizzazione delle eccellenze della filiera agroalimentare, tutela dell’assetto idrogeologico.

I risultati della gestione ordinaria di bilancio superiori agli anni scorsi consentiranno alla Fondazione CRT di potenziare l’impatto generato direttamente e attraverso i propri bracci operativi per ridurre la forbice delle disuguaglianze sociali e delle povertà e creare nuove opportunità di crescita per il territorio”, dichiara il Presidente della Fondazione CRT Fabrizio Palenzona. In una logica di gruppo che ricomprende tutti i propri enti strumentali, la Fondazione CRT conferma anche per il 2024 lo stanziamento di 5 milioni di euro per i programmi di innovazione tecnologica, di promozione dell’arte e dell’inclusione portati avanti dalle OGR Torino, con l’obiettivo di far crescere il capitale culturale, sociale ed economico del territorio.

Toccano quota 8 milioni (+77,8% rispetto ai 4,5 milioni del 2023) le risorse per la sperimentazione di interventi con modalità innovative tramite la Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, che potrà riposizionare la propria attività con il coinvolgimento dell’intero territorio. Inoltre, sempre a partire da un approccio metodologico innovativo, la Fondazione CRT lavorerà su tre direttrici di sviluppo progettuale a carattere intersettoriale e con una possibile evoluzione pluriennale.

La prima tra le tre direttrici riguarda il potenziamento e la messa a fattor comune delle iniziative di promozione e diffusione delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche regionali, con una componente di ricerca e sviluppo che valorizzi l’apporto delle istituzioni accademiche specializzate. A seguire, il supporto a progetti di investimento di lungo periodo per la tutela dell’assetto idrogeologico del territorio, l’efficientamento della gestione delle acque e la salvaguardia delle risorse idriche, in collaborazione con le strutture di ricerca come gli atenei e il CNR, gli enti locali e le agenzie pubbliche di riferimenti.

In ultimo l’investimento sulle fasce più giovani della popolazione, attraverso interventi ad ampio spettro capaci di intersecare welfare, istruzione, cultura: dal supporto alle famiglie con figli in età prescolare al rafforzamento dell’offerta formativa nel ciclo dell’obbligo, dal contrasto alla dispersione scolastica al potenziamento della coesione delle comunità nell’ottica di una sempre maggiore apertura e inclusione.

Aumentano a 57 milioni gli stanziamenti previsti per le tre aree di intervento della Fondazione CRT (Welfare e Territorio, Arte e Cultura, Ricerca e Istruzione) che, come gli anni scorsi, includono anche il contributo di 5 milioni per le OGR Torino.  Nello specifico, 18 milioni saranno impegnati per costruire anche con il Terzo Settore risposte sempre più mirate alle esigenze sociali del territorio, per un impatto maggiore sui fronti della disabilità, della povertà educativa ed economica, della cura dell’infanzia e delle famiglie, del servizio di trasporto sanitario di emergenza, della salvaguardia dell’ambiente.

La Fondazione CRT porterà avanti le progettualità a regia propria per l’inclusione (anche con il coinvolgimento di mondi sempre più ampi della società civile, compreso il settore profit) e per il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità, delle loro famiglie e delle comunità. Continuerà a presidiare due ambiti particolarmente critici, quali il contrasto della povertà educativa minorile e della povertà economica: il primo attraverso la partecipazione all’apposito Fondo nazionale e in collaborazione sempre più stretta con le altre 13 fondazioni riunite nella Consulta del Piemonte e della Liguria; il secondo tramite la Fondazione Anti Usura La Scialuppa CRT Onlus, con un rafforzamento della sua rete periferica e la strutturazione di un rapporto organico con le realtà del microcredito sociale.

Insieme alla Fondazione Ulaop CRT Onlus, focalizzata sulla cura dell’infanzia e il supporto alla genitorialità, continuerà a dialogare con il territorio per la rilevazione dei bisogni delle famiglie, favorendo la costruzione dei servizi loro dedicati in ambito sociale, educativo, culturale e ricreativo, e sperimentando nuovi modelli organizzativi co-progettati con le istituzioni locali per conciliare i tempi di vita-lavoro. Proseguirà inoltre nel sostegno al sistema del trasporto sanitario di emergenza e della protezione civile e promuoverà il territorio con partenariati strategici a livello europeo e internazionale. 

17 milioni saranno allocati per rafforzare il comparto della cultura attraverso il sostegno alle istituzioni museali, alle attività espositive e al sistema dell’arte contemporanea, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico, storico e paesaggistico per una più ampia fruibilità pubblica dei beni, il rilancio dello spettacolo dal vivo, puntando al coinvolgimento di artisti emergenti e incoraggiando gli operatori del settore ad adottare soluzioni per promuovere la più ampia integrazione e inclusione sociale.

17 milioni supporteranno le attività educative e formative a tutti i livelli (dalla scuola primaria al post-laurea), la ricerca scientifica e tecnologica, il Fondo per la Repubblica Digitale promosso da Governo e Acri, il sistema territoriale degli Atenei (Università di Torino, Politecnico sedi di Torino e Mondovì, Università del Piemonte Orientale, Università di Scienze Gastronomiche e Università della Valle d’Aosta). Sarà ampliata l’offerta di attività di doposcuola e centri estivi con particolare attenzione alle esigenze di bambini e ragazzi fragili e al disagio giovanile, e le progettualità della Fondazione CRT dedicate ai talenti evolveranno anche nella direzione della formazione professionale. 

Alla presenza del notaio Remo Maria Morone, il Consiglio di Indirizzo ha approvato in via definitiva all’unanimità anche il nuovo Statuto, dopo l’interlocuzione con l’Organo di Vigilanza (il MEF) che ha sostanzialmente confermato il testo varato lo scorso 28 luglio. Il nuovo Statuto, maggiormente coerente con l’attuale scenario di operatività della Fondazione, è ispirato dai valori dell’etica, parità di genere, trasparenza e inclusione. Vengono rafforzati i principi di indipendenza e terzietà dell’ente così come dei componenti degli Organi, sottolineando il ruolo di garante del Presidente, e viene introdotta una modifica nella composizione del Consiglio di Indirizzo: i Consiglieri, eletti attraverso il metodo democratico delle terne, passano infatti da 18 a 22, per assicurare un migliore equilibrio territoriale, garantire la presenza di un esponente qualificato del Terzo Settore, valorizzare il sistema universitario e aumentare le opportunità di cooptare personalità di chiara e indiscussa fama.

Il MEF ha confermato la validità del percorso di revisione e aggiornamento dello Statuto, e con l’approvazione definitiva di oggi da parte del nostro del Consiglio di Indirizzo potremo lavorare sempre più e sempre meglio per diventare motori di sviluppo sociale al servizio della collettività”, afferma il Presidente Palenzona.

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